Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo lunedì, in ripresa dalle perdite registrate la settimana scorsa nei timori per il destino dell’attesissima riforma fiscale USA.
I Repubblicani al Senato giovedì hanno annunciato un piano fiscale diverso da quello dei Repubblicani alla Camera, facendo emergere le difficoltà nel far conciliare i due diversi piani con poco tempo a disposizione prima della scadenza di fine anno che si sono prefissati.
Le speranze di una riforma fiscale hanno spinto il dollaro da metà settembre. Alcuni trader ritengono che le riforme fiscali possano dare slancio alla crescita, aumentando le pressioni sulla Federal Reserve affinché alzi i tassi di interesse, la cosiddetta “Trumpflation”.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,25% a 94,54 alle 05:15 ET (09:15 GMT), staccandosi dal minimo di una settimana di 94,16.
La coppia EUR/USD scende dello 0,22% a 1,1640, mentre il cambio GBP/USD è in calo dello 0,84% a 1,3081 in seguito alla notizia del fine settimana secondo cui 40 membri conservatori del parlamento britannico sarebbero pronti a firmare una lettera di sfiducia contro il Primo Ministro Theresa May.
Servirebbero altre otto firme per far scattare la corsa alla leadership e rimuovere May dall’incarico.
Intanto, il Ministro per la Brexit David Davis ieri ha reso noto che il paese non fornirà una cifra su quanto deve all’Unione Europea.
Il cambio USD/JPY va giù dello 0,17% a 113,37, mentre la coppia USD/CHF sale dello 0,24% a 0,9984.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,20% a 0,7646 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,43% a 0,6909.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,20% a 1,2709.