Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo martedì, mentre l’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione dei report economici USA prevista nel corso della giornata, nonché alla conclusione di domani del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,67% a 113,07.
Lo yen è stato incoraggiato dalla decisione della Banca del Giappone di non apportare modifiche alla politica monetaria, come previsto, poiché sta valutando l’impatto economico della decisione di gennaio di adottare tassi di interesse negativi.
La BoJ ha mantenuto invariata la base monetaria da 80 mila miliardi di yen ed il tasso di interesse negativo di -0,1% applicato ad alcune riserve.
Tuttavia la banca ha notato l’indebolimento delle esportazioni e della produzione dovuto ad un calo della crescita nelle economie emergenti, indicando la possibilità di ulteriori stimoli in futuro.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta alla conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria della Fed, prevista per domani e non sono previste modifiche dati i recenti segnali di indebolimento dell’economia mondiale.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,17% a 1,1083.
Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,94% a 1,4167 ed il cambio USD/CHF su dello 0,12% a 0,9884.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,72% a 0,7462 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,46% a 0,6646.
Nei verbali del vertice di politica monetaria della Reserve Bank of Australia rilasciati questa mattina si legge che secondo la banca l’inflazione bassa indica che non ci saranno nuovi tagli dei tassi di interesse ma che l’adozione di tassi di interesse negativi da parte delle altre banche centrali sta alimentando un clima di incertezza.
Dai verbali emerge inoltre che i policymaker hanno discusso molto della “performance economica a lungo termine della Cina e dei rischi per la crescita” del principale partner economico australiano.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,94% a 1,3385.
Il loonie, legato alle materie prime, resta sotto pressione dal momento che il prezzo del greggio si è staccato dal massimo di tre mesi ieri, dopo le parole del ministro del petrolio iraniano Bijan Zanganeh secondo cui il suo paese non accetterà di congelare la produzione fino a quando non la avrà raddoppiata.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,20% a 96,79, il massimo dal 10 marzo.