Investing.com - Il dollaro torna a salire contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, dopo il calo registrato stamane; c’è attesa per i dati sul settore immobiliare USA, nell’ottimismo sulle previsioni economiche.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,16% a 1,0613, poco al di sopra del minimo di 11 mesi di 1,0568.
Il biglietto verde è rimasto supportato dopo l’esito delle elezioni presidenziali, nelle aspettative che le promesse di Trump di un aumento della spesa pubblica, di un taglio delle tasse possano portare ad una ripresa della crescita economica e dell’inflazione.
Una crescita più veloce e l’inflazione più alta spingerebbero la Fed ad inasprire la politica monetaria prima del previsto.
Il dollaro è sostenuto inoltre dalla quasi certezza sui mercati di un aumento dei tassi da parte della banca centrale statunitense durante il vertice del 13-14 dicembre.
La presidente della Fed Janet Yellen la scorsa settimana ha dichiarato che un aumento dei tassi “potrebbe rendersi necessario relativamente presto”.
La sterlina è in calo, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,61% a 1,2416.
Il dollaro è in salita dello 0,12%, a 110,98, dopo aver toccato il massimo di sei mesi di 111,40, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,21% a 1,0109.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD in salita dello 0,26% a 0,7389, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,13% a 0,7057. Intanto, il cambio USD/CAD è stabile 1,3420.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,21% a 101,15, staccandosi dal massimo di 14 anni 101,54.