Investing.com - Il dollaro è in calo contro l’euro questo lunedì, in seguito ai dati piuttosto deludenti sulla fiducia delle imprese che hanno allentato la domanda per la moneta unica, mentre la sterlina è rimasta stabile dopo i dati che hanno mostrato che l’inflazione del Regno Unito è scesa al ritmo più lento degli ultimi quattro anni a febbraio.
Il cambio EUR/USD è sceso a 1,3816, in calo dai massimi di lunedì 1,3875.
L’euro è in calo dopo un report che ha mostrato che l’indice della fiducia delle imprese tedesche Ifo è sceso a 110,7 a marzo da 111,3 a febbraio. Gli analisti hanno previsto un calo dell’indice a 111,0.
La componente relativa alle aspettative dell’indice ha risentito della crisi in Crimea, ma la componente relativa alla situazione attuale continua a migliorare, al livello più alto dall’aprile 2012.
Gli investitori attendono i dati USA sulla fiducia delle imprese e sulla vendita di case nuove nel corso della seduta per avere ulteriori indicazioni sulla forza della ripresa.
Il dollaro ha chiuso lunedì la seduta in calo contro l’euro dopo un report piuttosto deludente sull’attività manifatturiera degli USA, che ha indicato che l’economia USA sta ancora cercando lo slancio in seguito al rallentamento causato da un inverno particolarmente rigido.
Il dollaro è stabile contro al minimo di cinque settimane contro la sterlina, con il cambio GBP/USD a 1,6502.
La sterlina non si è spostata di molto dopo i dati che hanno mostrato un calo del tasso annuo di inflazione al consumo è sceso all’1,7% a febbraio, in linea con le aspettative, dall’1,9% di gennaio.
Nel Regno Unito a gennaio il tasso di inflazione è sceso per la prima volta in quattro anni al di sotto del target della Banca d’Inghilterra del 2%. Il calo dell’inflazione darà alla Banca d’Inghilterra la possibilità di mantenere i tassi ai livelli attuali, mentre l’economia continua con una rapida ripresa.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,04% a 102,28 e USD/CHF in salita 0,23% a 0,8827.
Il dollaro australiano non ha tenuto conto dei dati manifatturieri cinesi, con AUD/USD in salita dello 0,23% a 0,9150 dopo i dati cinesi manifatturieri che hanno alimentato le speranze verso nuove misure di stimolo dal governo cinese a sostegno della crescita. Il cambio NZD/USD è salito dello 0,09% a 0,8552, mentre il cambio USD/CAD è salito dello 0,05% a 1,1197.
L’Indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,17% a 80,20.