Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo giovedì, nonostante la pubblicazione dei dati deludenti sulle richieste di disoccupazione USA, mentre gli investitori restano cauti dopo la decisione britannica di lasciare l’Unione Europea la scorsa settimana.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 25 giugno è salito di 10.000 unità a 268.000 dal totale della settimana precedente di 258.000 unità. Gli analisti avevano previsto un aumento di 9.000 unità a 267.000 la scorsa settimana.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,15% a 1,3449, staccandosi dal minimo di 31 anni di 1,3122 segnato lunedì, un livello che non si registrava dal 1985. Il selloff di due giorni della sterlina registrato venerdì e lunedì è stato il peggiore della storia recente.
La sterlina è in ripresa dai crolli storici segnati nei timori che la Brexit possa pesare sugli investimenti nell’economia britannica, che possa minacciare il ruolo di Londra come capitale finanziaria globale e portare ad un periodo di rallentamento della crescita economica globale.
Il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ieri ha dichiarato che si è svolta una “discussione calma e seria” sulle conseguenze del voto.
Ha inoltre ribadito che non ci saranno trattative con il Regno Unito né relazioni future fino a quando il paese non notificherà formalmente all’UE la propria intenzione di uscire dall’Unione.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre, invariato in questa stima finale ed in linea con le aspettative. L’economia britannica è cresciuta dello 0,6% nel trimestre precedente.
Su base annua, l’economia britannica ha visto una crescita del 2,0% nel trimestre terminato il 31 marzo, invariata rispetto alla lettura precedente ed in linea con le attese. L’economia britannica è cresciuta al tasso annuo del 2,1% nel quarto trimestre del 2015.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,31% a 1,1090, mentre la coppia EUR/GBP è in calo dello 0,48% a 0,8247.
Nella zona euro, i dati di questa mattina rivelano che le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dello 0,9% a maggio, superando le aspettative di una crescita dello 0,7%. Le vendite al dettaglio sono scese dello 0,3% ad aprile, dato rivisto da un calo riportato precedentemente dello 0,9%.
Un secondo report ha mostrato che il numero dei disoccupati in Germania è sceso di 6.000 unità il mese scorso, contro le aspettative di una riduzione di 5.000 unità. Il numero degli occupati è sceso di 10.000 unità a maggio, dato rivisto da un calo precedentemente stimato di 11.000 unità.
Il tasso di disoccupazione tedesco è rimasto stabile questo mese al 6,1%, come previsto.
Intanto, il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 102,77, dopo aver toccato il minimo di 99,15 venerdì, il minimo dal novembre del 2013, mentre la coppia USD/CHF scende dello 0,24% a 0,9773.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,25% a 0,7432 ed il cambio NZD/USD in calo dello 0,13% a 0,7105.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,14% a 1,2954 dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il PIL canadese è salito dello 0,1% ad aprile, in linea con le aspettative, dopo la contrazione dello 0,2% del mese precedente.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,22% a 95,66.