Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo martedì, mentre l’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione dei dati USA sul commercio ed il settore dei servizi prevista nel corso della giornata, nonché ai verbali di domani del vertice di politica monetaria di marzo della Federal Reserve.
La coppia USD/JPY scende dello 0,80% al minimo di 17 mesi di 110,45.
Il dollaro resta sotto pressione contro lo yen dopo che il report positivo sull’occupazione USA di venerdì non ha modificato le aspettative di un approccio cauto sull’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed.
Nonostante la crescita stabile dell’occupazione, pochi investitori prevedono un aumento più veloce dei tassi da parte della Fed dopo i commenti della Presidente Janet Yellen.
I tassi di interesse bassi fanno diminuire l’appeal del dollaro per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
Intanto, lo yen, tradizionale valuta rifugio, è stato incoraggiato dalla notizia che il prezzo del greggio è sceso per la terza seduta consecutiva, segnando il minimo di un mese.
Visto il rialzo dello yen, i traders si chiedono quanto ancora potrà rafforzarsi la valuta prima che i funzionari nipponici intervengano per indebolirla.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,23% a 1,1364.
I dati di questa mattina hanno rivelato che l’attività del settore dei servizi nella zona euro è diminuita a marzo.
L’indice dei direttori acquisti sul settore dei servizi è infatti sceso a 53,1 a marzo da 53,3 di febbraio, meno della stima preliminare di 54,0.
Il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,35% a 1,4211, ma resta stabile contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF a 0,9589.
Nel Regno Unito, il report dell’agenzia di ricerche di mercato Markit ha rivelato che l’indice PMI sul settore dei servizi è salito a 53,7 il mese scorso da 52,7 di febbraio, la lettura vicina al minimo di tre anni. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 53,7 a marzo.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,72% a 0,7551 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,88% a 0,6773.
Come previsto, questa mattina, la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,00%, ma ha annunciato la possibilità di ulteriori tagli dei tassi in futuro.
Sempre questa mattina, dai dati ufficiali è emerso che il deficit commerciale australiano è salito a 3,410 miliardi di dollari australiani a febbraio da un dato rivisto al rialzo di 3,156 miliardi di gennaio. Gli analisti avevano previsto una riduzione a 2,600 miliardi di dollari a febbraio.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,36% a 1,3134.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,14% a 94,72, ancora vicino al massimo di cinque mesi e mezzo di 94,30 segnato la scorsa settimana.