Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro è in salita negli scambi della mattinata europea di questo lunedì; l’impennata dei contagi in Europa e negli USA e l’incertezza sullo stimolo USA spinge gli investitori a tornare sulle valute rifugio.
Alle 3:05 AM ET (0805 GMT), l’indice del dollaro, che replica l’andamento di un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,2% a 92,972, dopo aver ceduto quasi l’1% la scorsa settimana. Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,2% a 1,1831, mentre il cambio USD/JPY è in salita dello 0,2% a 104,88.
Il coronavirus continua a colpire l’Europa e gli USA: in Francia e in America durante il weekend è stato registrato un numero di casi record. La Spagna ha annunciato un nuovo stato di emergenze e l’Italia ha disposto la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18:00.
Negli USA non si sono segnali incoraggianti sull’andamento delle trattative sullo stimolo. La Presidente della Camera Nancy Pelosi ed il Direttore dello staff della Casa Bianca Mark Meadows si sono lanciati delle accuse a vicenda domenica durante un’intervista e questo non lascia ben sperare sul raggiungimento di un accordo prima delle prossime elezioni.
Questa settimana si terranno inoltre tre vertici di banche centrali e saranno rilasciati i dati sulla crescita economica in Europa e negli USA.
Per la Banca del Canada e la Banca del Giappone si prevede che la situazione rimanga invariata, mentre per la Banca Centrale Europea l’attenzione sarà alta visti i riferimenti di vari funzionari alla necessità di un’ulteriore azione.
Sul fronte dei dati, per giovedì è atteso il PIL USA per il quale ci si aspetta un rimbalzo del 31,9% nel terzo trimestre; anche per il PIL della zona euro è attesa una ripresa dopo il crollo dell’11,8% del secondo trimestre.
Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,3% a 1,3004, ma resta al di sopra dell’1,30 nelle speranze di un accordo tra Gran Bretagna e UE. Venerdì S&P ha lasciato il rating invariato sul debito sovrano britannico.
Il cambio USD/TRY è in salita dell’1% a 8,0640; venerdì durante il vertice di politica monetaria, la Banca Centrale della Turchia ha deciso di lasciare invariati i tassi.