Investing.com - Il dollaro sale ma resta sotto pressione contro le altre principali valute questo martedì, in un clima di apprensione per l’andamento dei futuri aumenti dei tassi USA e di incertezza per la riforma fiscale negli Stati Uniti.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile dopo i verbali del vertice di novembre della Federal Reserve da cui è emerso che alcuni funzionari temono che l’inflazione resterà al di sotto dell’obiettivo del 2% della banca per un periodo più lungo del previsto.
Gli investitori seguiranno da vicino l’udienza di conferma del candidato alla presidenza della Fed Jerome Powell, nella speranza di avere indizi sulle future decisioni di politica monetaria.
Nei commenti di Powell preparati per l’udienza e pubblicati ieri, si legge: “Prevediamo che i tassi di interesse aumentino ancora e che l’entità del nostro bilancio si riduca gradualmente”.
I trader continuano a seguire con attenzione i piani sulla riforma fiscale statunitense. Il Presidente Donald Trump incontrerà i Repubblicani al Senato oggi per discutere degli sforzi del partito per far approvare la legge sulla riforma fiscale.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,13% a 92,97 alle 05:15 ET (09:15 GMT), poco più del minimo di nove settimane di ieri di 92,43.
La coppia EUR/USD scende dello 0,08% a 1,1888, mentre il cambio GBP/USD è in calo dello 0,11% a 1,3301.
Intanto, lo yen è stabile, con la coppia USD/JPY a 111,30 e il cambio USD/CHF sale dello 0,09% a 0,9828.
Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,11% a 0,7594, mentre il cambio NZD/USD va su dello 0,12% a 0,6922.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,20% a 1,2796.