Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali questo giovedì, mentre gli investitori attendono i dati statunitensi nel corso della giornata ed i volumi degli scambi diventano ancor più ridotti con il Capodanno ormai alle porte.
In quest’ultima seduta dell’anno i volumi degli scambi saranno limitati dal momento che gran parte degli operatori dei mercati ha già chiuso le proprie posizioni, riducendo la liquidità sul mercato e facendo aumentare la volatilità.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,16% a 1,0913.
I mercati sembrano non aver tenuto conto del report di ieri dell’Associazione degli Immobiliaristi statunitensi da cui è emerso che le vendite di case in corso sono scese dello 0,9% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite di case in corso ad ottobre sono aumentate dello 0,4%, dato rivisto da un incremento precedentemente riportato dello 0,2%.
Il dollaro si è rafforzato dopo i dati di martedì del Conference Board secondo cui l’indice sulla fiducia dei consumatori è salito a 96,5 a dicembre da 92,6 di novembre.
L’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione del report settimanale sulle richieste di disoccupazione USA, nonché ai dati sull’attività del settore manifatturiero nella regione di Chicago previsti nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,10% a 120,38.
Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,4814, ed in salita contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF su dello 0,36% a 0,9922.
Il dollaro australiano sale, con la coppia AUD/USD su dello 0,34% a 0,7311, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,6847.
Intanto, il cambio USD/CAD è in salita dello 0,13% a 1,3890.
Il loonie, legato alle materie prime, resta sotto pressione tra le preoccupazioni per un eccesso delle scorte globali dopo il report di ieri della U.S. Energy Information Administration che ha rivelato un improvviso aumento delle scorte di greggio.
I futures del greggio con consegna a febbraio si sono attestati a 36,77 dollari nella mattinata degli scambi europei, non lontano dal minimo di 11 anni di 35,98 dollari segnato il 22 dicembre.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,10% a 98,40.