Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle valute negli scambi sottotono di questo mercoledì, mentre sembra esserci una tregua nel conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,13% a 94,78 alle 02:47 (06:47 GMT), restando al di sotto del massimo di undici mesi di venerdì di 95,13.
I timori per le tensioni commerciali sono aumentati ieri quando Pechino ha avvertito che risponderà a tono alla minaccia del Presidente USA Donald Trump di imporre dazi del 10% su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi.
Le mosse hanno ingigantito le preoccupazioni degli investitori che le due principali economie mondiali possano scatenare una vera e propria guerra commerciale.
A tenere gli investitori col fiato sospeso anche l’incertezza per il futuro dell’Accordo nordamericano sul libero scambio ed i timori per i dazi che il governo Trump ha imposto ai partner commerciali europei.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita a 110,12, allontanandosi dal minimo di oltre una settimana di ieri di 109,54.
La valuta nipponica viene spesso scelta come valuta rifugio dagli investitori nei periodi di turbolenza sui mercati e di tensioni geopolitiche.
Il franco svizzero, altra tradizionale valuta rifugio, è in lieve calo contro la moneta statunitense, con la coppia USD/CHF in salita a 0,9956.
L’euro segna una leggera flessione, con il cambio EUR/USD giù dello 0,11% a 1,1578 dopo che ieri il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha ribadito che la politica monetaria rimarrà costante, prudente e paziente sulla scia della posizione cauta della banca in merito ai tassi di interesse la scorsa settimana.
Intanto, il dollaro australiano legato al rischio è in ripresa, con il cambio AUD/USD su dello 0,27% a 0,7399 dopo aver raggiunto il minimo di 13 mesi di 0,7369 nella notte.