Investing.com - Il dollaro rimane stabile al massimo di 14 anni contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, si prevedono volumi piuttosto contenuti durante gli scambi festivi di questo Thanksgiving day.
Il biglietto verde rimane fortemente sostenuto dalle aspettative di un aumento della spesa pubblica e di una riduzione delle tasse sotto la Presidenza Trump.
Una crescita più veloce e l’inflazione più alta spingerebbero la Fed ad inasprire la politica monetaria prima del previsto.
Il dollaro USA è stato sostenuto dalla speculazione che la banca centrale USA deciderà quasi sicuramente di alzare i tassi il mese prossimo.
La presidente della Fed Janet Yellen lo scorso giovedì ha dichiarato che un aumento dei tassi “potrebbe rendersi necessario relativamente presto”.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,09% a 1,0562, e si stacca dal minimo di 20 mesi dopo i dati positivi sulla fiducia delle imprese tedesche; nel report Ifo si legge che l’indice sulla fiducia delle imprese è sceso a 110,4 questo mese da 110,5 di ottobre.
Gli economisti avevano previsto una lettura a 110,5.
La coppia GBP/USD è stabile a 1,2447.
Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,36% a 112,95, staccandosi dal massimo di otto mesi di 113,53 toccato precedentemente, mentre il cambio USD/CHF è stabile a 1,0166.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,23% a 0,7401, mentre il cambi NZD/USD è stabile a 0,7005.
Il cambio USD/CAD è stabile a 1,3500.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 101,70, poco al di sotto del massimo di 14 anni di 101,97 toccato nell’overnight.