Investing.com - Il dollaro resta stabile vicino al massimo di due mesi contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, supportato dalle speranze di un aumento dei tassi statunitensi a giugno.
Il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 109,95, non lontano dal minimo di tre settimane e mezzo di 110,58 segnato la scorsa settimana.
Il dollaro è ancora incoraggiato dai dati di ieri che hanno mostrato che le vendite di case nuove USA sono schizzate al massimo dall’inizio del 2008 ad aprile.
Il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che le vendite di case nuove sono rimbalzate del 16,6% ad un tasso annuo di 619.000 unità il mese scorso.
I dati hanno alimentato le aspettative che la Fed possa alzare presto i tassi di interesse dopo i verbali del vertice di aprile della banca centrale da cui è emersa la possibilità di un aumento dei tassi se l’economia dovesse continuare a migliorare.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,12% a 1,1153, staccandosi dal minimo di due mesi di 1,1132 segnato nella seduta precedente.
L’euro ha guadagnato terreno dopo la notizia che la Grecia ed i suoi creditori hanno raggiunto un accordo per sbloccare la tranche di aiuti da 10 miliardi di euro e lavorare su una ristrutturazione del debito; l’accordo ha ridotto i timori per una nuova crisi del debito della zona euro.
Sempre questa mattina, il report dell’Istituto di Ricerca Economica tedesco Ifo ha mostrato che l’Indice sulla Fiducia delle Imprese è salito al massimo di cinque mesi di 107,7 questo mese, dalla lettura di 106,6 di aprile, superando la lettura di 106,8 prevista.
Il dollaro sale contro la sterlina con la coppia GBP/USD giù dello 0,14% a 1,4614 ed è in calo contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF che scende dello 0,16% a 0,9918.
La sterlina ha trovato supporto mentre sembra ridursi l’incertezza per l’imminente referendum con cui il Regno Unito sceglierà se continuare a far parte o meno dell’Unione Europea.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,35% a 0,7206 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,24% a 0,6754.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,19% a 1,3103, non lontano dal massimo di sei settimane di 1,3187 segnato ieri.
Le valute legate all’oro nero si sono rafforzate grazie all’impennata del prezzo del greggio da quando ieri l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte statunitensi sono scese di 5,1 milioni di barili a 536,8 milioni la scorsa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 95,58, poco meno del massimo di due mesi 95,66 registrato ieri.