Investing.com - Il dollaro è stabile contro le altre principali valute questo giovedì, i mercati stanno ancora assimilando l’ultima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve, in attesa di una serie di report economici USA nel corso della giornata.
Come previsto, ieri a conclusione del vertice di politica monetaria, la Fed ha alzato i tassi di interesse di 0,25 punti base all’1,50%.
La banca centrale non ha cambiato le sue previsioni per il 2018, che comprendono altri tre aumenti dei tassi di interesse nel 2018 e nel 2019, deludendo le aspettative di quattro aumento dei tassi il prossimo anno.
Tra le altre notizie, i Repubblicani al Congresso ieri hanno raggiunto un accordo su una legge finale sulle tasse, aprendo la strada ai voti finali della prossima settimana.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è pressoché invariato a 93,4 alle 05:15 ET (09:15 GMT), poco più del minimo di una settimana di 93,33 registrato nella notte.
L’euro è stabile, con la coppia EUR/USD a 1,1821, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,22% a 1,3447.
Stamane, i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio britanniche sono salite più del previsto a novembre.
Intanto, la zona euro ha registrato la crescita più veloce dell’attività delle imprese in quasi sette anni questo mese.
Lo yen e il franco svizzero sono in calo, con la coppia USD/JPY su dello 0,20% a 112,76 e il cambio USD/CHF in salita dello 0,30% a 0,9884.
La Banca Nazionale Svizzera ha lasciato invariato il tasso di interesse al minimo storico di -0,75%, come previsto.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,34% a 0,7662, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,36% a 0,6999.
In Australia, i dati hanno rivelato che il numero degli occupati è salito di 61.600 unità a novembre, più delle 19.200 previste. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 5,4%, in linea con le aspettative.
Intanto, la coppia USD/CAD sale dello 0,17% a 1,2838.