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Dollaro su; asset rifugio richiesti con l’impennata del virus

Pubblicato 28.10.2020, 08:47
Aggiornato 28.10.2020, 08:55
© Reuters.

Di Peter Nurse 

Investing.com - Il dollaro sale negli scambi della mattinata europea di questo mercoledì, con i trader che si allontanano dalle valute più rischiose considerata l’attuale incertezza per la pandemia di coronavirus, mentre le elezioni presidenziali statunitensi sono sempre più vicine.

Alle 2:55 ET (06:55 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 93,138. Il cambio EUR/USD scende dello 0,2% a 1,1774, in calo per la terza seduta di fila, mentre la coppia USD/JPY va giù dello 0,2% a 104,19.

Il dollaro si è rafforzato ultimamente, con i trader che lo hanno scelto come rifugio mentre il virus si diffonde in Europa, Regno Unito e Stati Uniti, alimentando i timori che la crescita economica possa indebolirsi di nuovo.

L’euro ha sofferto per questa mossa e non ha aiutato la notizia che il Presidente francese Emmanuel Macron terrà un discorso in televisione questa sera, tra le voci secondo cui il governo intenderebbe reintrodurre un lockdown nazionale per ridimensionare l’impennata di casi di coronavirus.

Detto questo, i range di trading stanno diventando più stretti, con la crescente cautela per le elezioni presidenziali USA che comincia a limitare i movimenti delle valute.

I sondaggi mostrano che il rivale Democratico Joe Biden appare in testa rispetto al Presidente Repubblicano in carica Donald Trump, ma molti trader sono nervosi in quanto gli stessi sondaggi non erano riusciti a prevedere la vittoria di Trump quattro anni fa.

Una vittoria per pochi voti potrebbe scatenare battaglie legali circa potenziali irregolarità nel voto, rinviando l’esito delle elezioni e creando ancora più incertezza, il che probabilmente peserà sul dollaro.

“Gli investitori sembrano intrappolati nella dicotomia tra le prospettive a breve termine (cioè le prossime settimane) e a medio termine (cioè le previsioni sul 2021)”, scrive in una nota l’analista di ING Petr Krpata.

“Le prime suggeriscono cautela per via dell’aumento della pandemia in Europa e del rischio per l’esito delle elezioni statunitensi”, ha aggiunto, ma “le prospettive costruttive a medio termine e la possibilità di perdersi (il rally) suggeriscono che, nonostante la corsa accidentata delle prossime settimane, i periodi di asset legati al rischio sotto pressione dovrebbero essere eventi isolati e non duraturi. Ciò significa che un trend prolungato di un rafforzamento dell’USD sembra improbabile”.

Intanto, la coppia GBP/USD scende dello 0,1% a 1,3035, restando al di sopra della soglia psicologicamente importante di 1,30, con il capo negoziatore dell’Unione Europea Michel Barnier che ha ripreso le trattative con la controparte britannica nel tentativo di raggiungere un accordo commerciale dell’ultimo minuto.

La sterlina viene scambiata in range stretto ultimamente, con “la prossima mossa in una delle due direzioni (e l’infrazione del range) che sarà dettata dall’eventuale esito dei negoziati, che difficilmente si concretizzeranno prima di metà novembre”, scrive Krpata di ING.

La Banca del Canada terrà il suo ultimo vertice per fissare i tassi nel corso della giornata e dovrebbe mantenere il tasso di interesse overnight allo 0,25%, sulla scia della promessa di lasciare i tassi ai minimi storici.

Il cambio USD/CAD sale dello 0,1% a 1,3201.

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