Investing.com – I futures degli indici di borsa statunitensi indicano un netto calo nella giornata di oggi, tra le crescenti preoccupazioni per le prospettive economiche mondiali, alla riapertura di Wall Street dopo la festa del Labor Day americano.
In vista dell’apertura degli scambi, i futures Dow Jones Industrial Average hanno segnato un calo del 2,2%, l'S&P 500 hanno indicato un calo del 2,65%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno segnato un calo del 2%.
Gli scambi a Wall Street sono stati fermi ieri, dunque gli investitori hanno avuto la loro prima occasione di reagire agli scoraggianti dati sull’occupazione di venerdì, che hanno mostrato un incremento pari a zero nel mese di agosto.
Nel frattempo, aumentano le preoccupazioni sui livelli di debito in Italia, dove il costo per assicurare il debito sovrano contro il default ha superato quello della Spagna per la prima volta dal dicembre 2009.
Le azioni nel settore finanziario hanno riportato delle perdite in fase di pre-mercato poiché come una serie di importanti istituzioni finanziarie di Wall Street sono state citate da una causa del governo USA sulla vendita di titoli garantiti da ipoteca nella formazione alla crisi finanziaria del 2008. Le cause sono state depositate alla corte federale e sono state annunciate dopo la chiusura delle contrattazioni USA di venerdì.
Tra gli istituti di credito chiamati in causa, Bank of America, ha perso il 4,7%, Citigroup ha visto un crollo del 4,4%, Wells Fargo è scivolato del 3,5%, mentre JP Morgan Chase e Goldman Sachs ha visto un crollo delle azioni del 3,7% e 3,2% rispettivamente.
Le azioni delle banche europee citate nella causa sono crollate, con Royal Bank of Scotland giù del 12,8%, Deutsche Bank con un crollo del 10,2% e Credit Suisse con uno scivolone del 13,6%.
Nel frattempo, le azioni del produttore di chip Fairchild Semiconductor hanno perso l’1,5% dopo aver abbassato le previsioni del fatturato per il terzo trimestre, a causa della debolezza della domanda di consumatori.
Altri stock di interesse comprendono PepsiCo, che ha annunciato un prolungamento di 10 anni della sua partnership con la National Football League che potrebbe fruttare alla società quasi 2,3 miliardi.
Dall'altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei hanno cancellato i guadagni tra le preoccupazioni per la crisi del debito della regione. L'EURO STOXX 50 è sceso dell'1%, il francese CAC 40 ha segnato -0,9%, in Germania il DAX è sceso dello 0,7%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 ha segnato +0,2%.
In Svizzera l’indice SMI è salito del 3,5%, gli esportatori svizzeri hanno risentito positivamente dell’annuncio della Banca nazionale svizzera di un obiettivo minimo del tasso di cambio a 1,20 euro per franco svizzero.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività statunitensi nel settore dei servizi.
In vista dell’apertura degli scambi, i futures Dow Jones Industrial Average hanno segnato un calo del 2,2%, l'S&P 500 hanno indicato un calo del 2,65%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno segnato un calo del 2%.
Gli scambi a Wall Street sono stati fermi ieri, dunque gli investitori hanno avuto la loro prima occasione di reagire agli scoraggianti dati sull’occupazione di venerdì, che hanno mostrato un incremento pari a zero nel mese di agosto.
Nel frattempo, aumentano le preoccupazioni sui livelli di debito in Italia, dove il costo per assicurare il debito sovrano contro il default ha superato quello della Spagna per la prima volta dal dicembre 2009.
Le azioni nel settore finanziario hanno riportato delle perdite in fase di pre-mercato poiché come una serie di importanti istituzioni finanziarie di Wall Street sono state citate da una causa del governo USA sulla vendita di titoli garantiti da ipoteca nella formazione alla crisi finanziaria del 2008. Le cause sono state depositate alla corte federale e sono state annunciate dopo la chiusura delle contrattazioni USA di venerdì.
Tra gli istituti di credito chiamati in causa, Bank of America, ha perso il 4,7%, Citigroup ha visto un crollo del 4,4%, Wells Fargo è scivolato del 3,5%, mentre JP Morgan Chase e Goldman Sachs ha visto un crollo delle azioni del 3,7% e 3,2% rispettivamente.
Le azioni delle banche europee citate nella causa sono crollate, con Royal Bank of Scotland giù del 12,8%, Deutsche Bank con un crollo del 10,2% e Credit Suisse con uno scivolone del 13,6%.
Nel frattempo, le azioni del produttore di chip Fairchild Semiconductor hanno perso l’1,5% dopo aver abbassato le previsioni del fatturato per il terzo trimestre, a causa della debolezza della domanda di consumatori.
Altri stock di interesse comprendono PepsiCo, che ha annunciato un prolungamento di 10 anni della sua partnership con la National Football League che potrebbe fruttare alla società quasi 2,3 miliardi.
Dall'altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei hanno cancellato i guadagni tra le preoccupazioni per la crisi del debito della regione. L'EURO STOXX 50 è sceso dell'1%, il francese CAC 40 ha segnato -0,9%, in Germania il DAX è sceso dello 0,7%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 ha segnato +0,2%.
In Svizzera l’indice SMI è salito del 3,5%, gli esportatori svizzeri hanno risentito positivamente dell’annuncio della Banca nazionale svizzera di un obiettivo minimo del tasso di cambio a 1,20 euro per franco svizzero.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività statunitensi nel settore dei servizi.