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Euro in calo, scambi cauti

Pubblicato 14.03.2018, 11:34
© Reuters.  Euro in calo, scambi cauti
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Investing.com - L’euro scende questo mercoledì, i commenti dei funzionari senior della Banca Centrale Europea hanno ridotto le aspettative di una chiusura veloce del programma di acquisti di stimolo da 2,55 mila miliardi di euro.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,21% a 1,2364 alle 06:26 ET (10:26 GMT).

Il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che i funzionari hanno bisogno di ulteriori prove che l’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo di poco meno il 2% prima di poter considerare una rimozione dello stimolo monetario.

“A nostro parere l’inflazione della zona euro convergerà in direzione dell’obiettivo in un orizzonte di medio termine, e siamo oggi più ottimisti che in passato sulla possibilità che tale convergenza si verifichi concretamente”, ha riferito Draghi durante una conferenza.

“Abbiamo però bisogno di ulteriori prove che le dinamiche inflazionarie si stiano muovendo nella direzione giusta”, ha aggiunto.

“Quando riterremo che un aggiustamento del cammino dell’inflazione sia sufficiente, concluderemo gli acquisti”.

Gli investitori attendono indizi sulla prossima mossa di politica monetaria della BCE dopo che dalla dichiarazione sui tassi della scorsa settimana è emerso che la banca non terrà fede all’impegno di aumentare gli acquisti di stimolo se necessario.

Segnalando un possibile aggiustamento delle linee guida nei prossimi mesi, il Capo Economista della BCE Peter Praet ha affermato che la banca dovrà essere più specifica nelle sue previsioni, dal momento che il linguaggio utilizzato al momento perderà efficacia nel tempo.

“Col passare del tempo, l’indicazione che i tassi resteranno ai livelli attuali ben oltre il termine degli acquisti di asset finirà gradualmente di fornire indizi sufficienti sulla probabile evoluzione della posizione di politica monetaria”, ha dichiarato Praet.

“Le nostre linee guida sul percorso di politica monetaria dovranno quindi venire ulteriormente specificate e calibrate in modo da essere compatibili con un’inflazione che resti nel medio termine sul sentiero della ripresa verso un obiettivo di poco meno del 2%”.

L’euro si indebolisce anche contro la sterlina e lo yen, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,12% a 0,8861 e la coppia EUR/JPY in calo dello 0,24% a 131,72.

Il dollaro resta supportato ma fatica a registrare netti rialzi sulla scia dei dati tiepidi di ieri sull’inflazione USA e nei timori per l’instabilità politica dopo l’inatteso licenziamento del Segretario di Stato statunitense Rex Tillerson.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,11% a 89,80.

Pesano inoltre i timori per il protezionismo del governo Trump, in seguito alla notizia che il Presidente vorrebbe applicare dazi su 60 miliardi di dollari di importazioni cinesi, mirati in particolare ai settori della tecnologia e delle telecomunicazioni.

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