Di David Pinchodo
Investing.com - L'EUR/USD ha registrato un rally importante la scorsa settimana, raggiungendo dapprima un massimo di 5 settimane a 1,0930, prima di correggere nelle ultime due sessioni della settimana, chiudendo la settimana intorno a 1,0760.
Tuttavia, in base alle recenti analisi e commenti delle banche sull'euro/dollaro, la debolezza dell'euro potrebbe essere di breve durata. Gli analisti di Wells Fargo (NYSE:WFC), ad esempio, hanno sottolineato nel fine settimana che "il biglietto verde potrebbe essere relativamente stabile nel breve termine", ma che "si sta rapidamente avvicinando un periodo prolungato di deprezzamento del dollaro USA, che dovrebbe portare l'EUR/USD a 1,13 entro fine anno".
"Ci aspettiamo che i rialzi dei tassi della BCE superino quelli della Fed nel breve termine e, dato che l'economia dell'Eurozona si è dimostrata abbastanza resistente, riteniamo che qualsiasi allentamento della BCE sarà più tardivo e più graduale rispetto a quello della Fed", spiegano gli analisti.
"Dopo il periodo di breve stabilità del biglietto verde all'inizio del 2023, riteniamo che le prospettive per l'euro miglioreranno e ci aspettiamo che il tasso di cambio EUR/USD raggiunga 1,13 entro la fine dell'anno".
Anche ING (AS:INGA) ha pubblicato una previsione rialzista sull'EUR/USD in una recente nota, prevedendo che il tasso di cambio EUR/USD raggiunga 1,15 entro fine anno.
"È possibile che stiamo assistendo a uno scenario coerente con le attuali condizioni di mercato, in cui la situazione bancaria statunitense rimane preoccupante ma non si trasforma in una vera e propria crisi sistemica, e la Fed si attiene a una comunicazione ambigua fino a quando un contesto finanziario più rigido non colpisce l'economia e costringe a tagli significativi", ha scritto la banca.
In questo scenario, "sembra inevitabile un ulteriore deprezzamento del dollaro e, se il settore bancario dell'UE rimane ampiamente protetto, un'inflazione più sostenuta nell'eurozona dovrebbe costringere la BCE a ulteriori rialzi e, in ultima analisi, a una contrazione degli spread dollaro-euro".
In conclusione, ING ritiene che "la coppia EUR/USD dovrebbe facilmente superare 1,10 ed essere sulla buona strada per toccare 1,15 entro fine anno". Infine, in riferimento al calo di EUR/USD alla fine della scorsa settimana, gli analisti di Scotiabank ritengono che 1,07 offra un solido pavimento.
"Ci si aspetta che il supporto si fermi sui minimi di 1,07 (la MA a 55 giorni a 1,0733, il Fib al 50% del rally dell'euro dal minimo del 15 marzo a 1,0725)", ha scritto la banca, che ha aggiunto che "la resistenza intraday si trova a 1,0825/30".