Investing.com - I futures dell’oro oscillano tra piccoli rialzi e ribassi nella mattinata europea di questo mercoledì, con un quadro tecnico piuttosto debole che continua a pesare sul metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.648,75 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,1% sulla giornata.
I prezzi sono scesi tra il range stretto di 1.647,35 dollari ed il massimo della seduta di 1.635,75 dollari l’oncia troy. Ieri i futures dell’oro hanno segnato il minimo di 5 settimane di 1.644,15 dollari l’oncia troy.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, il minimo dal 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.670,25, massimo dell’11 febbraio.
Gli investitori sono rimasti esitanti verso gli acquisti sul mercato per via delle previsioni piuttosto deboli dopo che i prezzi sono scesi sotto il livello chiave di supporto.
I futures dell’oro sono scesi al livello più basso da gennaio martedì, con i traders hanno venduto il metallo prezioso dopo che i futures sono scesi sotto la media dei 200 giorni, innescando così nuove vendite per via dei segnali ribassisti.
Gli analisti dei mercati hanno attribuito i cali dell’oro ai volumi ridotti dai festeggiamenti del Capodanno cinese.
Le principali piazze per l’oro di Hong Kong, Cina e Taiwan restano chiuse per il capodanno. La Cina è il secondo consumatore mondiale del metallo prezioso dopo l’India.
I rialzi dei mercati USA hanno pesato sulla domanda per il metallo prezioso, poiché i segnali di un miglioramento della ripresa economica hanno spinto gli investitori verso il mercato azionario.
L’indice S&P 500 è schizzato al livello più alto dal novembre 2007 martedì, con gli utili che superano le previsioni. Il dato si trova a meno del 3% al di sotto del record storico toccato ad ottobre 2007, mentre il Dow Jones Industrial Average è ad un punto percentuale dal record storico.
The S&P 500 ha segnato +6,5% nel 2013, mentre l’oro ha perso il 2%.
I traders dell’oro attendono l’esito del vertice del G20, che si terrà a Mosca nel corso della settimana, nel corso del quale di parlerà di svalutazione delle valute competitive.
Gli investitori seguono inoltre gli sviluppi politici nella zona euro, dall’incertezza in vista delle prossime elezioni in Italia, e per via del rinnovarsi delle tensioni in Spagna, dove il governo è stato coinvolto in uno scandalo legato alla corruzione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un aumento dello 0,1% a 31,05 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato +0,25% a 3,753 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.648,75 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,1% sulla giornata.
I prezzi sono scesi tra il range stretto di 1.647,35 dollari ed il massimo della seduta di 1.635,75 dollari l’oncia troy. Ieri i futures dell’oro hanno segnato il minimo di 5 settimane di 1.644,15 dollari l’oncia troy.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, il minimo dal 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.670,25, massimo dell’11 febbraio.
Gli investitori sono rimasti esitanti verso gli acquisti sul mercato per via delle previsioni piuttosto deboli dopo che i prezzi sono scesi sotto il livello chiave di supporto.
I futures dell’oro sono scesi al livello più basso da gennaio martedì, con i traders hanno venduto il metallo prezioso dopo che i futures sono scesi sotto la media dei 200 giorni, innescando così nuove vendite per via dei segnali ribassisti.
Gli analisti dei mercati hanno attribuito i cali dell’oro ai volumi ridotti dai festeggiamenti del Capodanno cinese.
Le principali piazze per l’oro di Hong Kong, Cina e Taiwan restano chiuse per il capodanno. La Cina è il secondo consumatore mondiale del metallo prezioso dopo l’India.
I rialzi dei mercati USA hanno pesato sulla domanda per il metallo prezioso, poiché i segnali di un miglioramento della ripresa economica hanno spinto gli investitori verso il mercato azionario.
L’indice S&P 500 è schizzato al livello più alto dal novembre 2007 martedì, con gli utili che superano le previsioni. Il dato si trova a meno del 3% al di sotto del record storico toccato ad ottobre 2007, mentre il Dow Jones Industrial Average è ad un punto percentuale dal record storico.
The S&P 500 ha segnato +6,5% nel 2013, mentre l’oro ha perso il 2%.
I traders dell’oro attendono l’esito del vertice del G20, che si terrà a Mosca nel corso della settimana, nel corso del quale di parlerà di svalutazione delle valute competitive.
Gli investitori seguono inoltre gli sviluppi politici nella zona euro, dall’incertezza in vista delle prossime elezioni in Italia, e per via del rinnovarsi delle tensioni in Spagna, dove il governo è stato coinvolto in uno scandalo legato alla corruzione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un aumento dello 0,1% a 31,05 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato +0,25% a 3,753 dollari la libbra.