Investing.com - I titoli europei sono in calo questo martedì; i mercati sono in fermento in vista dell’attesissimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsto nel corso della giornata.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 è in calo dello 0,60%, il francese CAC 40 è sceso dello 0,96%, mentre il tedesco DAX 30 segna -0,40%.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta anche ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
I mercati azionari europei hanno trovato supporto dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
L’attività manifatturiera in Germania è salita al massimo di 30 mesi ma la contrazione in Francia è aumentata a novembre, alimentando i timori che il paese potrebbe ricadere nella recessione.
I titoli finanziari sono principalmente in calo, con le francesi BNP Paribas e Societe Generale che scendono dello 0,87% e dello 0,70%, mentre la tedesca Deutsche Bank segna -0,42%.
Tra le banche periferiche, le spagnole BBVA e Banco Santander sono entrambe in calo dello 0,20%, mentre le italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo sono scese rispettivamente dello 0,66% e dello 0,67%.
Rexel crolla dell’1,82% dopo che Ray Investment SARL ha dichiarato di voler vendere il 7% delle sue quote della compagnia di distribuzione di materiale elettrico.
Al rialzo invece Zurich Insurance Group, che ha subito un’impennata dell’1,64% dopo la decisione del direttore finanziario di Swiss Re Ltd. di lasciare l’incarico per entrare a far parte del principale gruppo assicurativo svizzero.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime è sceso dello 0,54%, a causa delle perdite nel settore energetico.
I titoli del gigante del petrolio e del gas BP sono scese dell’1,44%, mentre le rivali Anglo American e Petrofac sono in calo dell’1,89% e dell’1,92%.
Al ribasso anche le azioni delle compagnie minerarie, con Glencore Xstrata in calo dello 0,44% e Rio Tinto che segna -0,54%, mentre Vedanta Resources e Polymetal scendono rispettivamente dello 0,75% e dello 0,87%.
Nel settore finanziario, Royal Bank of Scotland scende dello 0,06% e Lloyds Banking segna -0,30%, mentre Barclays è in calo dello 0,74% e HSBC Holdings va giù dello 0,96%.
Negli USA, i mercati azionari puntano ad un’apertura moderatamente al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average sono in calo dello 0,06%, i futures S&P 500 scendono dello 0,12%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,13%.
L’Istituto ZEW rilascerà l’attesissimo report sul sentimento economico tedesco nel corso della giornata. La zona euro pubblicherà invece i dati sull’indice dei prezzi al consumo.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 è in calo dello 0,60%, il francese CAC 40 è sceso dello 0,96%, mentre il tedesco DAX 30 segna -0,40%.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta anche ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
I mercati azionari europei hanno trovato supporto dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
L’attività manifatturiera in Germania è salita al massimo di 30 mesi ma la contrazione in Francia è aumentata a novembre, alimentando i timori che il paese potrebbe ricadere nella recessione.
I titoli finanziari sono principalmente in calo, con le francesi BNP Paribas e Societe Generale che scendono dello 0,87% e dello 0,70%, mentre la tedesca Deutsche Bank segna -0,42%.
Tra le banche periferiche, le spagnole BBVA e Banco Santander sono entrambe in calo dello 0,20%, mentre le italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo sono scese rispettivamente dello 0,66% e dello 0,67%.
Rexel crolla dell’1,82% dopo che Ray Investment SARL ha dichiarato di voler vendere il 7% delle sue quote della compagnia di distribuzione di materiale elettrico.
Al rialzo invece Zurich Insurance Group, che ha subito un’impennata dell’1,64% dopo la decisione del direttore finanziario di Swiss Re Ltd. di lasciare l’incarico per entrare a far parte del principale gruppo assicurativo svizzero.
A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime è sceso dello 0,54%, a causa delle perdite nel settore energetico.
I titoli del gigante del petrolio e del gas BP sono scese dell’1,44%, mentre le rivali Anglo American e Petrofac sono in calo dell’1,89% e dell’1,92%.
Al ribasso anche le azioni delle compagnie minerarie, con Glencore Xstrata in calo dello 0,44% e Rio Tinto che segna -0,54%, mentre Vedanta Resources e Polymetal scendono rispettivamente dello 0,75% e dello 0,87%.
Nel settore finanziario, Royal Bank of Scotland scende dello 0,06% e Lloyds Banking segna -0,30%, mentre Barclays è in calo dello 0,74% e HSBC Holdings va giù dello 0,96%.
Negli USA, i mercati azionari puntano ad un’apertura moderatamente al ribasso. I futures Dow Jones Industrial Average sono in calo dello 0,06%, i futures S&P 500 scendono dello 0,12%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,13%.
L’Istituto ZEW rilascerà l’attesissimo report sul sentimento economico tedesco nel corso della giornata. La zona euro pubblicherà invece i dati sull’indice dei prezzi al consumo.