Investing.com - Il dollaro è in calo contro lo yen questo lunedì, mentre sulla richiesta per il biglietto verde continuano a pesare i deludenti dati sull’occupazione rilasciati venerdì, ma le perdite sono limitate dal momento che i dati non hanno influenzato le aspettative che la Federal Reserve possa continuare a ridimensionare il suo programma di stimolo.
Il cambio USD/JPY ha toccato 102,07 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 102,23, in calo dello 0,10%.
Supporto a 101,45, il minimo del 7 febbraio e resistenza a 102,93, il massimo del 27 gennaio.
Venerdì i dati hanno mostrato che l’economia USA ha aggiunto 113.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, al di sotto delle aspettative di un aumento di 185.000, dopo l’aumento di 75.000 a dicembre, anche per via di condizioni climatiche particolarmente avverse che hanno pesato sulle nuove assunzioni.
Il report ha mostrato inoltre che il numero delle persone che rientrano nella forza lavoro è salito al 63%, dal minimo di 30 anni di 62,8%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al minimo di cinque anni del 6,6% dal 6,7% di dicembre.
I dati non dovrebbero influenzare la riduzione del programma di stimolo monetario della Federal Reserve. La banca a gennaio ha annunciato un secondo taglio di 10 miliardi di dollari al programma di acquisti, una riduzione che ha portato il totale a 65 miliardi al mese.
In Giappone, i dati governativi di oggi hanno mostrato che il deficit del conto corrente è aumentato a 0,20 trilioni di yen a dicembre, dai 0,05 trilioni il mese precedente. Gli analisti avevano previsto che il deficit aumentasse a 0,06 trilioni di yen a dicembre.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,01% a 139,52.
Nella zona euro, i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è scesa dello 0,3% a dicembre, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. La produzione industriale a novembre è stata rivista al ribasso ad un aumento dell’1,2% rispetto ad una stima precedente di una crescita dell’1,3%.
Il cambio USD/JPY ha toccato 102,07 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 102,23, in calo dello 0,10%.
Supporto a 101,45, il minimo del 7 febbraio e resistenza a 102,93, il massimo del 27 gennaio.
Venerdì i dati hanno mostrato che l’economia USA ha aggiunto 113.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, al di sotto delle aspettative di un aumento di 185.000, dopo l’aumento di 75.000 a dicembre, anche per via di condizioni climatiche particolarmente avverse che hanno pesato sulle nuove assunzioni.
Il report ha mostrato inoltre che il numero delle persone che rientrano nella forza lavoro è salito al 63%, dal minimo di 30 anni di 62,8%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente al minimo di cinque anni del 6,6% dal 6,7% di dicembre.
I dati non dovrebbero influenzare la riduzione del programma di stimolo monetario della Federal Reserve. La banca a gennaio ha annunciato un secondo taglio di 10 miliardi di dollari al programma di acquisti, una riduzione che ha portato il totale a 65 miliardi al mese.
In Giappone, i dati governativi di oggi hanno mostrato che il deficit del conto corrente è aumentato a 0,20 trilioni di yen a dicembre, dai 0,05 trilioni il mese precedente. Gli analisti avevano previsto che il deficit aumentasse a 0,06 trilioni di yen a dicembre.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,01% a 139,52.
Nella zona euro, i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è scesa dello 0,3% a dicembre, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. La produzione industriale a novembre è stata rivista al ribasso ad un aumento dell’1,2% rispetto ad una stima precedente di una crescita dell’1,3%.