Investing.com - Il dollaro statunitense è stato oggi ampiamente superiore confronti dei suoi omologhi principali, i timori per l'impatto di un potenziale default per la Grecia per l'economia globale hanno indotto gli investitori a evitare attività più rischiose.
Durante la mattinata europea, il biglietto è sceso nei confronti dell'euro, con EUR/USD giù dello 0,14% a 1,3194.
Ieri i ministri delle finanze della zona euro hanno ritardato l'approvazione della nuova tranche di fondi di salvataggio per il debito carico di Grecia fino al 17 ottobre. I ministri si incontreranno nel corso della giornata a Bruxelles per discutere la realizzazione di una misura permanente di salvataggio nella zona euro.
L'euro è rimasto sostenuto dal la speculazione che la Banca centrale europea stia acquistando titoli di stato spagnoli e italiani.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con il cambio GBP/USD giù dello 0,25% a 1,5392.
All'inizio della giornata, i dati hanno mostrato che l’attività di costruzioni nel Regno Unito è scesa al minimo di 10 mesi a settembre, in quanto la domanda nel settore immobiliare è rimasta stagnante.
Il biglietto verde è rimasto pressoché invariato rispetto allo yen, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/JPY in leggerissima salita dello 0,01% a 76,61 e USD/CHF in calo dello 0,15% a 0,9201.
In Giappone, il ministro delle finanze Jun Azumi ha ribadito un monito contro gli speculatori che hanno spinto lo yen troppo in alto, dichiarando che le recenti mosse dell'euro nei confronti dello yen erano state eccessive.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,09% a 1,0553, AUD/USD giù dello 0,76% a 0,9452 e NZD/USD giù dello 0,07% a 0,7522.
La Reserve Bank of Australia ha dichiarato che lascerà i tassi di interesse invariati al 4,75%, alla luce delle "condizioni molto instabili nei mercati finanziari globali."
Altri dati ufficiali hanno mostrato che le concessioni edilizie australiane sono salite molto più del previsto nel mese di agosto, registrando un balzo dell’11,4%, molto più del previsto aumento dell’1,1%.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,12% a 80,20.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di fabbrica, mentre il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke è atteso a testimoniare davanti al Joint Economics Committee a Washington.
Durante la mattinata europea, il biglietto è sceso nei confronti dell'euro, con EUR/USD giù dello 0,14% a 1,3194.
Ieri i ministri delle finanze della zona euro hanno ritardato l'approvazione della nuova tranche di fondi di salvataggio per il debito carico di Grecia fino al 17 ottobre. I ministri si incontreranno nel corso della giornata a Bruxelles per discutere la realizzazione di una misura permanente di salvataggio nella zona euro.
L'euro è rimasto sostenuto dal la speculazione che la Banca centrale europea stia acquistando titoli di stato spagnoli e italiani.
Il biglietto verde è salito contro la sterlina, con il cambio GBP/USD giù dello 0,25% a 1,5392.
All'inizio della giornata, i dati hanno mostrato che l’attività di costruzioni nel Regno Unito è scesa al minimo di 10 mesi a settembre, in quanto la domanda nel settore immobiliare è rimasta stagnante.
Il biglietto verde è rimasto pressoché invariato rispetto allo yen, ma è sceso contro il franco svizzero, con USD/JPY in leggerissima salita dello 0,01% a 76,61 e USD/CHF in calo dello 0,15% a 0,9201.
In Giappone, il ministro delle finanze Jun Azumi ha ribadito un monito contro gli speculatori che hanno spinto lo yen troppo in alto, dichiarando che le recenti mosse dell'euro nei confronti dello yen erano state eccessive.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito contro i suoi cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,09% a 1,0553, AUD/USD giù dello 0,76% a 0,9452 e NZD/USD giù dello 0,07% a 0,7522.
La Reserve Bank of Australia ha dichiarato che lascerà i tassi di interesse invariati al 4,75%, alla luce delle "condizioni molto instabili nei mercati finanziari globali."
Altri dati ufficiali hanno mostrato che le concessioni edilizie australiane sono salite molto più del previsto nel mese di agosto, registrando un balzo dell’11,4%, molto più del previsto aumento dell’1,1%.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è salito dello 0,12% a 80,20.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di fabbrica, mentre il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke è atteso a testimoniare davanti al Joint Economics Committee a Washington.