Investing.com - Il dollaro segna un crollo contro lo yen e le altre principali valute questo lunedì, l’incertezza per il potenziale rischio dei prossimi eventi in programma ha spinto gli investitori a bloccare i guadagni dopo la straordinaria impennata del biglietto verde seguita alle elezioni USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,53% a 100,93, sulla scia del calo di venerdì.
Giovedì, l’indice è schizzato al massimo di 102,07, un livello che non si registrava dall’aprile del 2003.
L’impennata del dollaro è stata supportata dalle aspettative di un aumento della spesa pubblica e di un taglio delle tasse sotto l’amministrazione Trump, interventi che potrebbero dare slancio alla crescita economica ed all’inflazione.
Anche le speranze di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve il mese prossimo hanno incoraggiato la valuta statunitense.
Il dollaro si è indebolito venerdì, con i traders che hanno approfittato della settimana corta per le festività per bloccare i profitti.
Gli scambi del dollaro sono ripresi questo lunedì, con gli investitori in attesa di eventi potenzialmente rischiosi come il vertice di mercoledì dell’OPEC e l’imminente referendum costituzionale in Italia, in agenda il 4 dicembre, che potrebbe portare alla caduta del governo.
Sul prezzo del greggio pesano i dubbi circa la possibilità che i principali esportatori raggiungano un accordo per tagliare la produzione e supportare il mercato.
Gli investitori seguiranno con particolare attenzione inoltre una serie di dati economici statunitensi, tra cui i dati dell’ISM sul settore manifatturiero ed il report di venerdì sull’occupazione non agricola per il mese di novembre.
Il dollaro crolla di oltre l’1% contro lo yen, con la coppia USD/JPY a 111,85, dopo essere schizzato al massimo di otto mesi di 113,89 venerdì.
Lo yen, tradizionale valuta rifugio, sale anche contro l’euro e la sterlina, con il cambio EUR/JPY giù dello 0,43% a 119,28 e la coppia GBP/JPY in calo dello 0,89% a 139,94.
L’euro guadagna terreno, con il cambio EUR/USD che va su dello 0,72% a 1,0662. La moneta unica ha toccato il minimo di 1,0517 giovedì, il minimo dal dicembre del 2015.
La sterlina sale, con la coppia GBP/USD su dello 0,26% a 1,2509.
Anche il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, sale contro il dollaro, con il cambio USD/CHF giù dello 0,51% a 1,0090.