Investing.com - Il dollaro è in salita contro il paniere delle altre principali valute questo venerdì, gli investitori attendono i dati sul sentimento dei consumatori nel corso della giornata, mentre le recenti dichiarazioni del Presidente USA Donald Trump continuano a supportare la valuta.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,11% a 1,0647, in calo dal minimo di due settimane di 1,0636 toccato nell’overnight.
Il dollaro resta supportato dopo che il Presidente Donald Trump ha dichiarato che nelle prossime settimane verrà annunciato il piano di riforma fiscale più ambizioso dall’era Reagan.
Durante un incontro con i vertici delle compagnie aeree, tenutosi ieri, Trump ha promesso una riforma fiscale “fenomenale”, senza però fornire alcun dettaglio.
Intanto il sentimento sull’euro è piuttosto fragile, nei timori sulla possibilità di un risultato shock alle elezioni presidenziali francesi di questa primavera, sulla scia della Brexit e delle elezioni di Trump.
Ad alimentare ulteriormente il clima di apprensione per la situazione politica della zona euro, le prossime elezioni nei Paesi Bassi in Germania forse anche in Italia, nonché l’escalation del salvataggio greco. Il cambio GBP/USD è stabile a 1,2501.
La sterlina è stata brevemente supportata dal report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilasciato stamane, nel quale si legge che la produzione manifatturiera è salita del 2,1% destagionalizzato a dicembre, contro le aspettative di una crescita dello 0,5% e dopo una crescita dell’1,4% nel mese precedente, rivisto dalla lettura iniziale dell’1,3%.
Il report ha mostrato inoltre che la produzione industriale britannica è aumentata dell’1,1% a dicembre, contro le aspettative di una crescita dello 0,2%.
Infine, il deficit commerciale è sceso a 10,89 miliardi di sterline a dicembre dagli 11,56 miliardi di novembre, dato rivisto dal deficit iniziale di 12,16 miliardi di sterline. Gli analisti avevano previsto un calo del deficit a 11,50 miliardi di sterline a dicembre.
La coppia USD/JPY è in salita dello 0,34% a 113,63, il massimo dal 1° febbraio, mentre il cambio USD/CHF è stabile a 1,0021.
Il Primo ministro nipponico Shinzo Abe e Trump inizieranno oggi un summit di due giorni negli USA. Si prevede verranno trattati temi commerciali e le problematiche legate ai cambi delle valute.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,26% a 0,7645, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,7186.
Entrambe le valute hanno risentito positivamente dei dati sulle importazioni cinesi, schizzate su base annua del 16,7% a gennaio, mentre le esportazioni sono aumentate del 7,9%.
La Cina è il principale partner per le esportazioni australiane, ed il secondo partner per le esportazioni neozelandesi.
Sempre riguardo alla Cina, il Presidente Trump, durante una telefonata con l’omologo cinese Xi Jinping, ha dichiarato che onorerà la politica "una sola Cina".
In un primo momento Trump aveva dichiarato che gli USA non devono necessariamente attenersi alla politica di "una sola Cina".
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,3141.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,09%, al massimo di due settimane di 100,75.