Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute questo mercoledì, in seguito al rilascio dei dati positivi sull’occupazione USA; tuttavia gli investitori restano cauti un attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve che verrà comunicata nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,25% a 1,0770, staccandosi dai massimi di sette settimane toccati martedì di 1,0814.
Nel report dell’agenzia di elaborazione buste paga ADP si legge che l’occupazione non agricola privata è salita al tasso destagionalizzato di 246.000 unità il mese scorso, superando le 165.000 unità previste. L’economia ha creato 153.000 nuovi posti di lavoro a dicembre.
Il dollaro è crollato ieri, dopo che uno dei principali consiglieri di Trump ha dichiarato che la Germania starebbe sfruttando l’euro, utilizzando la valuta “fortemente svalutata” per sfruttare gli USA ed i suoi partner commerciali.
Inoltre, il Presidente Trump ha criticato Giappone e Cina, dichiarando che la svalutazione delle loro valute va a discapito degli USA.
Le dichiarazioni indicano che il tasso di cambio del dollaro potrebbe avere un ruolo chiave nell’agenda di Trump “Prima l’America”.
La moneta unica non ha mostrato grandi reazioni ai dati di venerdì che hanno mostrato una crescita dell’attività manifatturiera tedesca al ritmo più veloce degli ultimi tre anni a gennaio.
Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,52% a 1,2647.
Stamane, il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI sul settore manifatturiero britannico ha segnato un dato destagionalizzato di 55,9 il mese scorso, da una lettura di 56,1 di dicembre, in linea con le aspettative.
Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,62% a 113,50, dopo aver toccato il minimo di due mesi di 112,04 questo martedì, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,19% a 0,9912.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con il cambio AUD/USD giù dello 0,17% a 0,7574, mentre la coppia NZD/USD è in calo dello 0,63% a 0,7267.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,31% a 1,3070.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,19% a 99,72, staccandosi dai massimi della seduta precedente di 99,40.