Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo giovedì, ma resta vicino al minimo di 7 mesi gli investitori restano cauti in attesa dei tre eventi chiave previsti nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,09% a 1,1246.
Il sentimento sul dollaro resta fragile in attesa della testimonianza dell’ex direttore dell’FBI James Comey davanti alla Commissione Intelligence del Senato prevista nel corso della giornata.
Gli operatori temono per la stabilità dell’Amministrazione Trump in seguito alle possibili rivelazioni di Comey sulle presunte interferenze della Russia nelle elezioni USA 2016.
Intanto crescono le aspettative verso un atteggiamento un po’ meno cauto dopo i recenti segnali di miglioramento dati dai dati economici della zona euro, ma si attendono le dichiarazioni del presidente Mario Draghi.
Ieri l’euro è sceso al minimo giornaliero dopo notizia di ieri secondo cui la BCE dovrebbe rivedere le previsioni di inflazione per i prossimi tre anni. La notizia fa seguito alla dichiarazioni di Draghi della scorsa settimana che hanno definito l’inflazione debole e la necessità di uno stimolo importante.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,2961.
Gli ultimi sondaggi hanno mostrato il Partito Conservatore della Premier Theresa May in vantaggio e se il dato dovesse essere esatto la May avrebbe una maggioranza più forte in Parlamento.
Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,09% a 109,96, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,11% a 0,9664.
Il dollaro australiano è pressoché invariato, con il cambio AUD/USD a 0,7550, mentre il cambio NZD/USD è salito dello 0,17% a 0,7207.
Stamane i dati dell’ufficio nazionale di statistica australiano hanno mostrato un calo del deficit commerciale australiano a 0,555 miliardi di dollari australiani ad aprile da 3,169 miliardi di marzo, rivisto dalla precedente lettura di 3,107 miliardi di dollari australiani.
Gli analisti avevano previsto una lettura a 1,950 miliardi di dollari australiani.
I dati cinesi hanno mostrato che le esportazioni sono salite dell’8,7% su base annua, superando le previsioni di un aumento del 7,0%, mentre le importazioni sono schizzate del 14,8%, superando le attese di un aumento dell’8,5%.
La Cina è il principale partner export per l’Australia.
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile a 1,3504.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,09% a 96,75, non lontano dal minimo di sette mesi di 96,45 toccato mercoledì.