Investing.com - Il dollaro è stabile contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, ma resta limitato dall’incertezza politica che domina in Europa e negli USA; intanto, gli investitori attendono i dati sulle richieste di sussidio USA nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,0697.
L’euro resta sotto pressione nei timori sulla possibilità di un risultato shock alle elezioni presidenziali francesi di questa primavera, sulla scia della Brexit e delle elezioni di Trump.
Ad alimentare ulteriormente il clima di apprensione per la situazione politica della zona euro, le prossime elezioni nei Paesi Bassi in Germania forse anche in Italia, nonché l’escalation del salvataggio greco.
Anche il sentimento sul biglietto verde è piuttosto vulnerabile, a causa delle preoccupazioni per l’atteggiamento protezionistico del presidente Donald Trump, e dalle dichiarazioni del suo governo sulla necessità di un dollaro più debole.
Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,15% a 1,2559.
La coppia USD/JPY è in salita dello 0,28% a 112,26, mentre il cambio USD/CHF è stabile a 0,9953.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,12% a 0,7654, mentre il cambio NZD/USD è in calo dello 0,59% a 0,7221.
Con una decisione ampiamente prevista, la Banca centrale neozelandese ha mantenuto i tassi al minimo storico dell’1,75%.
Il Governatore della RBNZ Graemme Wheeler ha dichiarato che i tassi potrebbero restare tali per almeno due anni, aggiungendo “siamo soddisfatti dell’attuale andamento”.
Inoltre, la National Australia Bank ha reso noto che l’indice trimestrale sulla fiducia delle imprese è sceso a 5 nel quarto trimestre da 6 del trimestre precedente, dato rivisto dalla stima iniziale di 5.
Intanto, il cambio USD/CAD è in calo dello 0,16% a 1,3123.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 100,57, poco al di sotto del massimo di una settimana di 100,69 toccato martedì.