Investing.com – L’euro è sceso contro il franco lo scorso venerdì, staccandosi dal massimo di due settimane toccato nella seduta precedente, nella speculazione che la Banca Nazionale Svizzera interverrà sui mercati per indebolire il franco.
Il cambio EUR/CHF è sceso dello 0,86% a 1,0479, il minimo dal giugno 2010, staccandosi dai massimi di giovedì di 1,0640, il massimo dal 15 gennaio.
L’euro è in calo contro il dollaro, che segna un’impennata dopo che i dati di gennaio hanno rafforzato le aspettative di un aumento dei tassi di interesse a metà anno da parte della Federal Reserve.
L’euro è sceso contro il franco svizzero da quando la Banca Nazionale Svizzera ha abbandonato il cambio fisso sul franco il 15 gennaio, una decisione che ha fatto salire il franco contro l’euro ed il dollaro.
L’annuncio è giunto una settimana prima che la Banca Centrale Europea presentasse un programma di allentamento quantitativo da 60 miliardi di euro mensili, che ha alimentato la domanda del franco come valuta rifugio.
La SNB ha indicato che è ancora pronta ad intervenire sui mercati valutari, anche dopo aver superato il tetto.
Lo scorso mese, il giornale svizzero Schweiz am Sonntag ha riportato che la SNB starebbe mirando ad un target non ufficiale di cambio tra l’1,05 e l’1,10 franchi l’euro.
I dati della SNB di venerdì hanno mostrato che il valore delle riserve estere è salito a 498,4 miliardi di franchi svizzeri a gennaio dai 495,1 miliardi di franchi a dicembre.
I dati hanno indicato che la banca ha acquistato circa 60 miliardi di franchi svizzeri in valute estere le scorso mese, nel tentativo di contrastare l’apprezzamento del franco.
Nella prossima settimana gli investitori continueranno a monitorare i progressi sulle trattative sul debito greco, dopo che la BCE ha dichiarato giovedì che non intende accettare i bond della Grecia come garanzia collaterale al prestito, lasciando alla banca centrale greca il compito di fornire ulteriore liquidità alle banche del paese.
Standard and Poor’s ha declassato il debito della Grecia a B- da B venerdì sera, una tacca sopra il default, ed ha mantenuto una previsione "negativa", indicando che sono possibili ulteriori declassamenti.
La zona euro rilascerà i dati sulla crescita del quarto trimestre il prossimo venerdì, mentre la Svizzera produrrà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo nella giornata di martedì.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta giovedì poiché non sono previsti eventi rilevanti in questa giornata.
Lunedì 9 febbraio
Nella zona euro la Germania rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
Martedì 10 febbraio
Nella zona euro, la Francia rilascerà i dati sulla produzione industriale.
In Europa, la Svizzera produrrà i dati sull’inflazione al consumo.
Mercoledì 11 febbraio
A Bruxelles è previsto il vertice dei ministri delle finanze dell’Eurogruppo.
Venerdì 13 febbraio
La Svizzera rilascerà i dati sull’indice dei prezzi alla produzione.