Investing.com – Il dollaro USA è vicino al minimo di 11 mesi contro l’euro questo lunedì, la moneta unica è sostenuta dalle speranze che il peggio per la zona euro sia passato, mentre lo yen resta vicino ai minimi di due anni e mezzo contro il dollaro.
Nella tarda mattinata degli scambi europei, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,13% a 1,3359.
La domanda dell’euro continua ad essere spinta dal Presidente della Banca Centrale Europea Draghi, il quale ha dichiarato che nel 2013 inizierà una ripresa graduale nel corso dell’anno.
L’euro è sceso dai massimi della seduta dopo i dati ufficiali di oggi che hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa dello 0,03% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un calo dell’1% nel mese precedente.
Il biglietto verde è vicino al massimo di due anni e mezzo contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,13% a 89,30.
Sullo yen pesano le aspettative di misure di politica monetaria più aggressive da parte della Banca del Giappone, dopo che il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ha chiesto alla banca centrale di adottare un target di inflazione del 2%.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina e contro il franco svizzero, con GBP/USD in calo dello 0,14% a 1,6108, e USD/CHF in salita dello 0,39% to 0,9169.
Il sentimento sulla sterlina è rimasto fragile dopo una recente serie di dati deboli che hanno alimentato i timori che l’economia possa tornare in recessione.
Il biglietto verde è piuttosto debole contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,08% a 0,9841, AUD/USD in salita dello 0,31% a 1,0569 e NZD/USD in salita dello 0,61% a 0,8416.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,03% a 79,58.
Gli investitori restano in attesa di un discorso del Presidente della Federal Reserve Bernanke sulla politica monetaria e sulla crisi finanziaria globale, nella speculazione che il Presidente possa domare le speculazioni sulla conclusione del programma di allentamento della Federal Reserve.
Nella tarda mattinata degli scambi europei, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,13% a 1,3359.
La domanda dell’euro continua ad essere spinta dal Presidente della Banca Centrale Europea Draghi, il quale ha dichiarato che nel 2013 inizierà una ripresa graduale nel corso dell’anno.
L’euro è sceso dai massimi della seduta dopo i dati ufficiali di oggi che hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa dello 0,03% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un calo dell’1% nel mese precedente.
Il biglietto verde è vicino al massimo di due anni e mezzo contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,13% a 89,30.
Sullo yen pesano le aspettative di misure di politica monetaria più aggressive da parte della Banca del Giappone, dopo che il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ha chiesto alla banca centrale di adottare un target di inflazione del 2%.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina e contro il franco svizzero, con GBP/USD in calo dello 0,14% a 1,6108, e USD/CHF in salita dello 0,39% to 0,9169.
Il sentimento sulla sterlina è rimasto fragile dopo una recente serie di dati deboli che hanno alimentato i timori che l’economia possa tornare in recessione.
Il biglietto verde è piuttosto debole contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,08% a 0,9841, AUD/USD in salita dello 0,31% a 1,0569 e NZD/USD in salita dello 0,61% a 0,8416.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,03% a 79,58.
Gli investitori restano in attesa di un discorso del Presidente della Federal Reserve Bernanke sulla politica monetaria e sulla crisi finanziaria globale, nella speculazione che il Presidente possa domare le speculazioni sulla conclusione del programma di allentamento della Federal Reserve.