Investing.com – L’euro è salito contro la sterlina questo martedì, ma la corsa è stata limitat con gli investitori che restano cauti in seguito al rilascio di dati misti della zone euro, nell’incertezza sulla richiesta o meno di un salvataggio da parte della Spagna.
Nella tarda mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8086, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,8085, in salita dello 0,33%.
Supporto a 0,8040, il minimo di lunedì e resistenza a 0,8102, massimo del 17 settembre.
L’Eurostat ha dichiarato che l’IPC della zona euro è sceso al 2,6% a settembre, contro la stima del 2,7%.
Il centro per la ricerca economica ZEW ha dichiarato che l’indice del sentimento economico tedesco è migliorato a meno 11,5 ad ottobre, da una lettura di settembre di meno 18,2. Gli economisti avevano previsto una lettura a meno 15,0 questo mese.
Intanto c’è attesa per il summit UE di questo giovedì, nell’incertezza sulla richiesta o meno di salvataggio da parte della Spagna.
La richiesta formale darebbe il via al programma di acquisti di bond della BCE, avente lo scopo di allentare la pressione sui paesi periferici della zona euro.
Ieri in Grecia, le autorità hanno affermato che è difficile si riesca a trovare un accordo sulla riduzione del deficit prima del summit.
L’ONS nel Regno Unito ha mostrato che il tasso annuo di inflazione al consumo è sceso al 2,2% a settembre, il minimo dal novembre 2009, contro il 2,5% di agosto.
Il calo dell’inflazione ha alimentato la speculazione verso la possibilità di un altro round di allentamento dalla Banca d’Inghilterra, a sostengo dell’economia britannica.
L’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,49% a 1,3012.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sull’IPC e sulla produzione industriale.
Nella tarda mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8086, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 0,8085, in salita dello 0,33%.
Supporto a 0,8040, il minimo di lunedì e resistenza a 0,8102, massimo del 17 settembre.
L’Eurostat ha dichiarato che l’IPC della zona euro è sceso al 2,6% a settembre, contro la stima del 2,7%.
Il centro per la ricerca economica ZEW ha dichiarato che l’indice del sentimento economico tedesco è migliorato a meno 11,5 ad ottobre, da una lettura di settembre di meno 18,2. Gli economisti avevano previsto una lettura a meno 15,0 questo mese.
Intanto c’è attesa per il summit UE di questo giovedì, nell’incertezza sulla richiesta o meno di salvataggio da parte della Spagna.
La richiesta formale darebbe il via al programma di acquisti di bond della BCE, avente lo scopo di allentare la pressione sui paesi periferici della zona euro.
Ieri in Grecia, le autorità hanno affermato che è difficile si riesca a trovare un accordo sulla riduzione del deficit prima del summit.
L’ONS nel Regno Unito ha mostrato che il tasso annuo di inflazione al consumo è sceso al 2,2% a settembre, il minimo dal novembre 2009, contro il 2,5% di agosto.
Il calo dell’inflazione ha alimentato la speculazione verso la possibilità di un altro round di allentamento dalla Banca d’Inghilterra, a sostengo dell’economia britannica.
L’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,49% a 1,3012.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sull’IPC e sulla produzione industriale.