Le stime riviste di oggi sull’attività economica degli Stati Uniti per il prossimo report sul PIL del terzo trimestre continuano a indicare un tasso di crescita più lento ma ancora solido, in base al nowcast mediano di diverse stime compilato da CapitalSpectator.com.
La stima mediana è salita al 2,5% di tasso reale annualizzato per il 3° trimestre. Questo dato si confronta con quello del terzo trimestre pubblicato sulla precedente stima del 2,1% il 5 settembre.
Se l’attuale previsione mediana è accurata, la crescita degli Stati Uniti subirà una flessione rispetto al forte aumento del 3,0% registrato nel secondo trimestre. La stima iniziale del PIL per il 3° trimestre, elaborata dal Bureau of Economic Analysis, è prevista per il 30 ottobre.
Le previsioni ottimistiche di oggi sul PIL sono in contrasto con i recenti timori di un aumento del rischio di recessione negli Stati Uniti. La stima mediana del PIL di oggi per il 3° trimestre suggerisce il contrario, almeno in termini di profilo in tempo reale.
Un indicatore popolare, tuttavia, afferma che l’economia statunitense è già in recessione. La Sahm Rule, che sintetizza l’andamento della disoccupazione, ad agosto ha superato per il secondo mese consecutivo la soglia dello 0,5, un aumento che segnala l’inizio della recessione.
Tuttavia, l’economista che ha ideato la regola afferma che questa volta il suo indicatore potrebbe essere sbagliato o forse in anticipo.
“La regola Sahm in questo momento sta sovrastimando la debolezza dell’economia”, afferma l’economista Claudia Sahm. “Ma sta rilevando la debolezza dell’economia. Ci sta dicendo qualcosa di più grande di sé”.
Secondo alcuni, le probabilità di un cosiddetto atterraggio morbido sono ancora relativamente alte.
Ma Michael Darda, capo economista e stratega macro di Roth Capital Partners, spiega che:
“Non è inedito avere un periodo di rallentamento che sembra un atterraggio morbido, e poi una recessione finisce per prendere forma”.
Il quarto trimestre, in altre parole, potrebbe essere uno stress test per l’economia. Nel frattempo, in base alle ultime previsioni sul PIL, è improbabile che il terzo trimestre segni l’inizio di una recessione definita dall’NBER.