Investing.com - La sterlina è in salita contro il dollaro questo lunedì, in seguito ai dati di venerdì più deboli del previsto che hanno alimentato l’incertezza sul ridimensionamento del programma di stimolo da parte della Federal Reserve.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5686, il massimo dal 21 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5682, in salita dello 0,33%.
Supporto a 1,5613, minimo della seduta e resistenza a 1,5716, massimo del 21 agosto.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 169.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro i 180.000 previsti dagli economisti; inoltre, i nuovi posti di lavoro dei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Il sentimento dei mercati è stato supportato dai dati rilasciati in Cina durante il week end hanno mostrato che la seconda economia mondiale si sta riprendendo.
I dati di ieri hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite del 7,2% ad agosto, contro i 5,1% a luglio e le importazioni sono salite del 7%.
I dati stamane hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo è salita del 2,6% su base annua ad agosto, in linea con le aspettative.
Nel Regno Unito il Cancellieri dello Scacchiere George Osborne ha dichiarato in un discordo che l’economia sta “voltando l’angolo”, ma ha aggiunto che esistono dei rischi per la ripresa.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8413.
L’euro ha trovato un certo supporto dopo che l’indice Sentix del sentimento della zona euro è salito al massimo di sei mesi a settembre, da una lettura di meno 4,9 lo scorso mese. Gli analisti avevano previsto una lettura di meno 2,8.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5686, il massimo dal 21 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5682, in salita dello 0,33%.
Supporto a 1,5613, minimo della seduta e resistenza a 1,5716, massimo del 21 agosto.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 169.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro i 180.000 previsti dagli economisti; inoltre, i nuovi posti di lavoro dei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Il sentimento dei mercati è stato supportato dai dati rilasciati in Cina durante il week end hanno mostrato che la seconda economia mondiale si sta riprendendo.
I dati di ieri hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite del 7,2% ad agosto, contro i 5,1% a luglio e le importazioni sono salite del 7%.
I dati stamane hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo è salita del 2,6% su base annua ad agosto, in linea con le aspettative.
Nel Regno Unito il Cancellieri dello Scacchiere George Osborne ha dichiarato in un discordo che l’economia sta “voltando l’angolo”, ma ha aggiunto che esistono dei rischi per la ripresa.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8413.
L’euro ha trovato un certo supporto dopo che l’indice Sentix del sentimento della zona euro è salito al massimo di sei mesi a settembre, da una lettura di meno 4,9 lo scorso mese. Gli analisti avevano previsto una lettura di meno 2,8.