Investing.com - L'euro è sceso oggi al minimo di due giorni nei confronti dello yen, nelle rinnovate preoccupazioni sulla crisi del debito della zona euro dopo l'asta bond italiana che ha pesato sulla domanda di moneta unica.
EUR/JPY 105,03 ha toccato durante gli scambi del pomeriggio europeo, il minimo dal 10 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 105,19, in calo dello 0,83%.
Supporto a 104,00, minimo dell’11 ottobre e resistenza a 107,58, massimo del 9 novembre.
L'euro è andato sotto pressione dopo che il Tesoro in Italia ha alzato l'importo massimo di 3 miliardi di euro, ma i rendimenti sulle obbligazioni quinquennali è salito a un massimo di 6,29%, record dall’avvento dell’euro, contro il 5,32% di un’asta simile tenutasi un mese fa.
Nel fine settimana il presidente Giorgio Napolitano ha nominato l’ex commissario europeo Mario Monti a capo del nuovo governo, nello tentativo di implementare le misure di austerità e al tempo stesso sostenere la crescita economica del paese.
Nella mattinata i dati ufficiali hanno dimostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa al ritmo più rapido degli ultimi due anni e mezzo a settembre, in calo del 2,0%, leggermente meno delle aspettative per un calo del 2,2%, cancellando l’aumento dell’1,4% del mese precedente.
I dati deboli hanno sottolineato le preoccupazioni per la minaccia di una recessione economica per il blocco della moneta unica.
Lo yen è salito contro il dollaro statunitense con USD/JPY in calo dello 0,21%, a 76,97.
In Giappone, i dati preliminari hanno mostrato il prodotto interno lordo è aumentato in linea con le attese nel terzo trimestre, in salita dell’ 1,5%, il primo aumento dopo che l'economia è stata colpita dal disastro terremoto del 11 marzo.
EUR/JPY 105,03 ha toccato durante gli scambi del pomeriggio europeo, il minimo dal 10 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 105,19, in calo dello 0,83%.
Supporto a 104,00, minimo dell’11 ottobre e resistenza a 107,58, massimo del 9 novembre.
L'euro è andato sotto pressione dopo che il Tesoro in Italia ha alzato l'importo massimo di 3 miliardi di euro, ma i rendimenti sulle obbligazioni quinquennali è salito a un massimo di 6,29%, record dall’avvento dell’euro, contro il 5,32% di un’asta simile tenutasi un mese fa.
Nel fine settimana il presidente Giorgio Napolitano ha nominato l’ex commissario europeo Mario Monti a capo del nuovo governo, nello tentativo di implementare le misure di austerità e al tempo stesso sostenere la crescita economica del paese.
Nella mattinata i dati ufficiali hanno dimostrato che la produzione industriale nella zona euro è scesa al ritmo più rapido degli ultimi due anni e mezzo a settembre, in calo del 2,0%, leggermente meno delle aspettative per un calo del 2,2%, cancellando l’aumento dell’1,4% del mese precedente.
I dati deboli hanno sottolineato le preoccupazioni per la minaccia di una recessione economica per il blocco della moneta unica.
Lo yen è salito contro il dollaro statunitense con USD/JPY in calo dello 0,21%, a 76,97.
In Giappone, i dati preliminari hanno mostrato il prodotto interno lordo è aumentato in linea con le attese nel terzo trimestre, in salita dell’ 1,5%, il primo aumento dopo che l'economia è stata colpita dal disastro terremoto del 11 marzo.