Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro questo lunedì, nell’incertezza sulla riduzione da parte della Federal Reserve del programma di stimolo, dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un numero di nuovi posti di lavoro negli USA minore del previsto ad agosto.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3186, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3178, in calo dello 0,02%.
Supporto a 1,3156, minimo del 4 settembre e resistenza a 1,3222, massimo del 5 settembre.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 169.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro i 180.000 previsti dagli economisti; inoltre, i nuovi posti di lavoro dei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Il sentimento dei mercati è rimasto supportato dopo i dati rilasciati in Cina durante il week end hanno mostrato che la seconda economia mondiale si sta riprendendo.
I dati di ieri hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite del 7,2% ad agosto, contro i 5,1% a luglio e le importazioni sono salite del 7%.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato giovedì che la politica monetaria resterà allentata finché sarà necessario e che i tassi di interesse resteranno ai livelli attuali per “un periodo di tempo esteso”, nonostante i segni di presa economica nella zona euro.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8422 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,33% a 131,08.
Stamane i dati hanno mostrato che l’economia del Giappone è salita dello 0,9% nel secondo trimestre, portando il tasso annuo di crescita al 3,8%, contro una lettura preliminare del 2,6%. La stima iniziale per la crescita trimestrale è stata dello 0,6%.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3186, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3178, in calo dello 0,02%.
Supporto a 1,3156, minimo del 4 settembre e resistenza a 1,3222, massimo del 5 settembre.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 169.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, contro i 180.000 previsti dagli economisti; inoltre, i nuovi posti di lavoro dei due mesi precedenti sono stati rivisti al ribasso.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Il sentimento dei mercati è rimasto supportato dopo i dati rilasciati in Cina durante il week end hanno mostrato che la seconda economia mondiale si sta riprendendo.
I dati di ieri hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite del 7,2% ad agosto, contro i 5,1% a luglio e le importazioni sono salite del 7%.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dichiarato giovedì che la politica monetaria resterà allentata finché sarà necessario e che i tassi di interesse resteranno ai livelli attuali per “un periodo di tempo esteso”, nonostante i segni di presa economica nella zona euro.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,12%, a 0,8422 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,33% a 131,08.
Stamane i dati hanno mostrato che l’economia del Giappone è salita dello 0,9% nel secondo trimestre, portando il tasso annuo di crescita al 3,8%, contro una lettura preliminare del 2,6%. La stima iniziale per la crescita trimestrale è stata dello 0,6%.