Investing.com - L’euro è in calo contro il dollaro e lo yen questo martedì, dopo che un membro senior della BCE ha dichiarato che la banca potrebbe utilizzare i tassi di interesse negativi per contrastare il tasso di cambio dell’euro più alto.
Il cambio EUR/USD è scambiato a 1,3787, in calo dello 0,39 sulla giornata.
Supporto a 1,3748, minimo dello scorso giovedì e resistenza a 1,3800.
L’euro è sceso dopo che Jens Weidmann - membro del Consigio Direttivo BCE e vertice della Bundesbank - ha dichiarato che un tasso di interesse negativo potrebbe essere una buona soluzione per l’impatto dell’aumento dell’euro.
Ha anche aggiunto che è fuori discussione che la BCE acquisti prestiti o altri asset dalle banche per contrastare la deflazione, indicando così uno smussamento della posizione della Bundesbank sull’allentamento quantitativo.
Un altro membro del Consigio Direttivo BCE, Josef Makuch, ha dichiarato che la banca è pronta a prendere le misure necessarie, aggiungendo che sono disponibili molte opzioni, tra cui l’aumento di liquidità.
L’euro è sceso dopo i dati che hanno mostrato che l’indice Ifo della fiducia della imprese è sceso a 110,7 a marzo da 111,3 a febbraio. Gli analisti avevano previsto un calo dell’indice a 111,0.
La componente relativa alle aspettative dell’indice ha risentito della crisi in Crimea, ma la componente relativa alla situazione attuale continua a migliorare, al livello più alto dall’aprile 2012.
Gli investitori attendono i dati USA sull’inflazione dei prezzi delle case e sulla fiducia dei consumatori, nonché un report sulle vendite di case nuove questo martedì.
Il dollaro è sceso ieri contro l’euro dopo un report piuttosto deludente sull’attività manifatturiera degli USA, che ha indicato che l’economia USA sta ancora cercando lo slancio in seguito al rallentamento causato da un inverno particolarmente rigido.
La moneta unica è in calo contro lo yen e contro la sterlina, con EUR/JPY in calo dello 0,20% a 141,18 e EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,8350.
Nel Regno Unito i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di inflazione al consumo è sceso all’1,7% a febbraio, in linea con le aspettative, dall’1,9% di gennaio.
Nel Regno Unito a gennaio il tasso di inflazione è sceso per la prima volta in quattro anni al di sotto del target della Banca d’Inghilterra del 2%. Il calo dell’inflazione darà alla Banca d’Inghilterra la possibilità di mantenere i tassi ai livelli attuali, anche se la ripresa economica continuerà.