Investing.com - L’euro è pressoché invariato contro il dollaro questo giovedì, con gli investitori che restano cauti in vista del discorso del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è scambiato a 1,3818, al di sotto dei massimi di 1,3853 toccati nella seduta precedente.
Supporto a 1,3785, minimo dal 22 aprile e resistenza a 1,3853.
Il sentimento è rimasto piuttosto fragile dopo che questo mese il presidente della BCE ha avvisato che un ulteriore apprezzamento dell’euro potrebbe avviare un nuovo round di misure di allentamento a sostegno dell’inflazione.
Nei giorni scorsi Benoit Coeure, membro del Consiglio Direttivo della BCE ha dichiarato che la banca ha ancora margine per abbassare i tassi di interesse di riferimento ed ha aggiunto che è “sicuro” che l’apprezzamento dell’euro dalla metà del 2012 abbia contribuito ad abbassare i livelli dell’attuale inflazione nella zona euro.
L’euro è rimasto supportato dai dati rilasciati ieri nelle zona euro che hanno mostrato una ripresa nel settore privato questo mese, ma ha evidenziato una divergenza tra Germania e Francia.
La ripresa nella principale economia della zona euro - la Germania - è aumentata questo mese, con l’attività nel settore manifatturiero ed in quello dei servizi che continua a migliorare, in Francia invece il settore privato ha perso il suo slancio questo mese.
L’euro è stabile contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,17% a 141,43, in calo dai minimi di 141,65 toccati mercoledì.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,18% a 102,35.
Lo yen ha trovato un certo supporto dopo che il Primo Ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha dichiarato ieri che l’accordo commerciale con gli USA, un importante capitolo delle sue riforme economiche, non è ancora stato terminato e che continuano i dialoghi bilaterali.