Investing.com - I futures dell’oro sono pressoché invariati nella mattinata europea di questo mercoledì, vicini al massimo di due settimane; il sentimento sui metalli preziosi resta rialzista nelle indicazioni che la Federal Reserve intenderebbe continuare il programma di allentamento quantitativo.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.682,05 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,1% sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.678,05 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.684,65 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono saliti al massimo di 2 settimane di 1.684,65 dollari l’oncia troy martedì.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.690,45, massimo del 3 gennaio.
Il sentimento sui metalli preziozi è stato sostenuto dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Bernanke, il quale ha indicato lunedì che la banca centrale intende proseguire il programma di allentamento della Federal Reserve.
Durante un discorso sulla politica monetaria e sulla crisi finanziaria globale, il Presidente della Fed Ben Bernanke si è detto insoddisfatto dei progressi economici compiuti, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Bernanke non ha fatto il minimo accenno ad una conclusione del programma, fugando tutti i dubbi sorti dai verbali degli ultimi verbali dei vertici Fed.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi il 4 gennaio, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Ci si aspetta che l’attenzione resti concentrata sull’economia statunitense, nell’incertezza su come il paese riuscirà a gestire il problema del tetto massimo del debito statunitense di 16,4 mila miliardi di dollari che sarà toccato a febbraio.
I Repubblicani hanno dichiarato che chiederanno tagli alla spesa pubblica in cambio di un aumento del tetto del debito, mentre Obama ha affermato che la questione è fuori discussione.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
Le aspettative verso misure di allentamento monetario più aggressive da parte della BoJ hanno sostenuto il sentimento. Durante lo scorso weekend, il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ha richiesto alla Banca del Giappone di adottare un target di inflazione del 2% nel medio termine per combattere la deflazione.
Le aspettative di stimoli monetari tendenzialmente spingono l’oro, poiché il metallo prezioso è visto come bene rifugio e protezione contro l’inflazione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato -0,7% a 31,30 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,25% a 3,628 dollari la libbra.
I traders del rame attendono i dati della Cina sul PIL del 4° trimestre, in attesa di ulteriori segni di ripresa dalla seconda economia mondiale.
La nazione asiatica rilascerà tali dati il 18 gennaio. la Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a febbraio a 1.682,05 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,1% sulla giornata.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.678,05 dollari l’oncia troy, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 1.684,65 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono saliti al massimo di 2 settimane di 1.684,65 dollari l’oncia troy martedì.
Supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, minimo del 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.690,45, massimo del 3 gennaio.
Il sentimento sui metalli preziozi è stato sostenuto dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Bernanke, il quale ha indicato lunedì che la banca centrale intende proseguire il programma di allentamento della Federal Reserve.
Durante un discorso sulla politica monetaria e sulla crisi finanziaria globale, il Presidente della Fed Ben Bernanke si è detto insoddisfatto dei progressi economici compiuti, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Bernanke non ha fatto il minimo accenno ad una conclusione del programma, fugando tutti i dubbi sorti dai verbali degli ultimi verbali dei vertici Fed.
I futures dell’oro sono scesi al minimo di 4 mesi il 4 gennaio, dopo i verbali di dicembre della Federal Reserve che indicano che la banca centrale potrebbe terminare il piano di acquisto di bond prima del previsto.
Ci si aspetta che l’attenzione resti concentrata sull’economia statunitense, nell’incertezza su come il paese riuscirà a gestire il problema del tetto massimo del debito statunitense di 16,4 mila miliardi di dollari che sarà toccato a febbraio.
I Repubblicani hanno dichiarato che chiederanno tagli alla spesa pubblica in cambio di un aumento del tetto del debito, mentre Obama ha affermato che la questione è fuori discussione.
Un mancato accordo sull’aumento del tetto massimo del debito, porterebbe al primo default USA che sconvolgerebbe i mercati finanziari.
Le aspettative verso misure di allentamento monetario più aggressive da parte della BoJ hanno sostenuto il sentimento. Durante lo scorso weekend, il Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe ha richiesto alla Banca del Giappone di adottare un target di inflazione del 2% nel medio termine per combattere la deflazione.
Le aspettative di stimoli monetari tendenzialmente spingono l’oro, poiché il metallo prezioso è visto come bene rifugio e protezione contro l’inflazione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato -0,7% a 31,30 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,25% a 3,628 dollari la libbra.
I traders del rame attendono i dati della Cina sul PIL del 4° trimestre, in attesa di ulteriori segni di ripresa dalla seconda economia mondiale.
La nazione asiatica rilascerà tali dati il 18 gennaio. la Cina è il principale consumatore mondiale di rame, ed è stata responsabile del 40% del consumo totale dello scorso anno.