Investing.com – L’euro è in salita contro la sterlina questo martedì, al massimo di 12 giorni, con i dati positivi della zona euro che hanno sostenuto il sentimento della moneta unica, mentre persistono i timori sulla politica fiscale statunitense.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8064, il massimo dal 31 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,8053, in salita dello 0,16%.
Supporto a 0,8001 il minimo di mercoledì e resistenza a 0,8076, massimo del 31 ottobre.
I dati ufficiali hanno mostrato che la zona euro si è contratta dello 0,1% nel terzo trimestre, meno della prevista contrazione dello 0,2% ed in seguito ad un calo dello 0,2% nel trimestre precedente.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC è rimasta stabile al 2,5% ad ottobre, invariata da una stima iniziale ed in linea con le aspettative.
L’IPC core, che esclude i costi di alimentari, energia, alcol e tabacco è rimasto stabile all’1,5%, invariato rispetto alla stima preliminare ed alle previsioni.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che la crescita tedesca è scesa allo 0,2% nel terzo trimestre, contro l’aumento dello 0,3% nel trimestre precedente.
Intanto la sterlina resta sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese più del previsto ad ottobre, in calo dello 0,08% dopo un aumento dello 0,5% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto per le vendite al dettaglio un calo dello 0,1% ad ottobre.
Gli investitori restano concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
L’euro è salito contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 1,2765.
Gli USA rilasceranno i report sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sull’IPC, sulle scorte di greggio. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di New York e Philadelphia.
È atteso infine un discorso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che fornirà delle indicazioni sulla possibile direzione della politica monetaria.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8064, il massimo dal 31 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,8053, in salita dello 0,16%.
Supporto a 0,8001 il minimo di mercoledì e resistenza a 0,8076, massimo del 31 ottobre.
I dati ufficiali hanno mostrato che la zona euro si è contratta dello 0,1% nel terzo trimestre, meno della prevista contrazione dello 0,2% ed in seguito ad un calo dello 0,2% nel trimestre precedente.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC è rimasta stabile al 2,5% ad ottobre, invariata da una stima iniziale ed in linea con le aspettative.
L’IPC core, che esclude i costi di alimentari, energia, alcol e tabacco è rimasto stabile all’1,5%, invariato rispetto alla stima preliminare ed alle previsioni.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che la crescita tedesca è scesa allo 0,2% nel terzo trimestre, contro l’aumento dello 0,3% nel trimestre precedente.
Intanto la sterlina resta sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono scese più del previsto ad ottobre, in calo dello 0,08% dopo un aumento dello 0,5% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto per le vendite al dettaglio un calo dello 0,1% ad ottobre.
Gli investitori restano concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
L’euro è salito contro il dollaro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 1,2765.
Gli USA rilasceranno i report sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sull’IPC, sulle scorte di greggio. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di New York e Philadelphia.
È atteso infine un discorso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che fornirà delle indicazioni sulla possibile direzione della politica monetaria.