Investing.com – Il dollaro USA è alito al massimo di 2 settimane contro il franco svizzero, dopo il rilascio dei verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della Fed, che supportano il biglietto verde; intanto l’esito deludente dell’asta spagnola aggiunge preoccupazioni alla zona euro.
Nella mattinata di scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9139, il massimo dal 22 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 0,9142, in salita dello 0,49%.
Supporto a 0,9076, minimo del 21 marzo e resistenza a 0,9178, minimo del 22 marzo.
Il dollaro è stato spinto dai verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della Fed hanno mostrato che i policymakers non lanceranno un nuovo round di allentamento quantitativo, fino a che il tasso di inflazione non scenderà al di sotto del target del 2% fissato dalla banca.
Intanto il sentimento è rimasto sotto pressione dopo l’asta di titoli spagnoli che ha incontrato una domanda molto debole, che aggiunge preoccupazioni circa la necessità di un salvataggio.
Madrid ha venduto 1,1 miliardi di euro in titoli a 3 anni, ad un rendimento medio del 2,89%, in salita dal 2,44% contro dall’asta precedente. Il tesoro spagnolo ha veduto 0,973 miliardi di euro in titoli con scadenza nel 2016 ad un rendimento medio del 4,31%, contro il 3,37%, e 0,489 miliardi di euro in titoli con scadenza nel 2020 ad un rendimento del 5,33%, contro il 5,15%.
Il sentimento ha risentito negativamente dei dati che mostrano un calo delle vendite al dettaglio inaspettato a febbraio, segnando -0,1% contro l’aumento dell’1,1% nel mese precedente.
Nella zona euro i dati rilasciati oggi hanno mostrato che il settore dei servizi si è contratto per la sesta volta in 7 mesi, rinforzando l’idea che la zona euro sia entrata in una recessione tecnica.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,03%, a 1,2044.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un report sull’occupazione non agricola, insieme ai dati dell’ISM sul settore dei servizi. Inoltre, è atteso l’intervento del Segretario del Tesoro Timothy Geithner.
Nella mattinata di scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9139, il massimo dal 22 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 0,9142, in salita dello 0,49%.
Supporto a 0,9076, minimo del 21 marzo e resistenza a 0,9178, minimo del 22 marzo.
Il dollaro è stato spinto dai verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della Fed hanno mostrato che i policymakers non lanceranno un nuovo round di allentamento quantitativo, fino a che il tasso di inflazione non scenderà al di sotto del target del 2% fissato dalla banca.
Intanto il sentimento è rimasto sotto pressione dopo l’asta di titoli spagnoli che ha incontrato una domanda molto debole, che aggiunge preoccupazioni circa la necessità di un salvataggio.
Madrid ha venduto 1,1 miliardi di euro in titoli a 3 anni, ad un rendimento medio del 2,89%, in salita dal 2,44% contro dall’asta precedente. Il tesoro spagnolo ha veduto 0,973 miliardi di euro in titoli con scadenza nel 2016 ad un rendimento medio del 4,31%, contro il 3,37%, e 0,489 miliardi di euro in titoli con scadenza nel 2020 ad un rendimento del 5,33%, contro il 5,15%.
Il sentimento ha risentito negativamente dei dati che mostrano un calo delle vendite al dettaglio inaspettato a febbraio, segnando -0,1% contro l’aumento dell’1,1% nel mese precedente.
Nella zona euro i dati rilasciati oggi hanno mostrato che il settore dei servizi si è contratto per la sesta volta in 7 mesi, rinforzando l’idea che la zona euro sia entrata in una recessione tecnica.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,03%, a 1,2044.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un report sull’occupazione non agricola, insieme ai dati dell’ISM sul settore dei servizi. Inoltre, è atteso l’intervento del Segretario del Tesoro Timothy Geithner.