Investing.com - La sterlina scende contro il dollaro questo mercoledì, per via dei dati che hanno mostrato che l’attività del manifatturiero nel Regno Unito è aumentata al tasso più lento degli ultimi 17 mesi a settembre.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6162 negli scambi della mattinata europea, il minimo dal 16 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,6171, giù dello 0,26%.
Supporto a 1,6050, il minimo del 10 settembre e resistenza a 1,6288, il massimo di ieri.
L’agenzia di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero britannico è sceso a 51,6 a settembre, da una lettura di 52,2 di agosto, dato rivisto al ribasso da una stima preliminare di 52,5.
Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 52,5.
Commentando il report, Rob Dobson, economista senior del gruppo di ricerche di mercato Markit, ha dichiarato che “la lettura deludente di settembre farà aumentare la cautela nel decidere se l’economia è pronta o meno all’aumento dei tassi di interesse”.
Intanto, la richiesta di dollaro resta supportata dalle prospettive che il rafforzamento della ripresa economica statunitense possa convincere la Federal Reserve ad alzare i tassi prima del previsto.
I traders attendono il report sull’occupazione non agricola statunitense previsto per venerdì, dopo il report di agosto che è risultato poco al di sotto delle aspettative.
La sterlina è stabile vicino al minimo di due anni contro l’euro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,05% a 0,7786.
Nella zona euro, Markit ha dichiarato che il PMI manifatturiero della regione è sceso a 50,3 il mese scorso da 50,5 di agosto, contro le aspettative di una lettura invariata.
Il PMI per il settore manifatturiero tedesco è sceso a 49,9 a settembre da 50,3 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice restasse invariato il mese scorso.
I dati hanno alimentato i timori per le prospettive di crescita della zona euro.
Ieri, i dati hanno mostrato che il tasso annuo di inflazione nella zona euro è sceso al minimo di cinque anni dello 0,3% a settembre, aumentando ulteriormente la pressione sulla BCE perché implementi nuove misure di stimolo per contenere la minaccia di deflazione nella regione.