(ripete senza modifiche)
MILANO, 1 agosto (Reuters) - Dopo la buona partenza sull'ottimismo per l'accordo sul debito Usa, Piazza Affari precipita nel pomeriggio affondata dalle banche e chiude in forte calo deludendo le speranze di un rimbalzo.
Il tonfo degli indici milanesi amplificato, rispetto agli altri indici europei, dall'incidenza dei bancari, trova un mix di spiegazioni nelle sale operative: l'aumento del rischio paese, i timori di un downgrade sugli Usa, il deludente dato sul settore manifaturiero statunitense e, in generale, "molta speculazione". Il tutto con volumi comunque modesti. Barometro della percezione del rischio paese è l'andamento dello spread Btp/Bund che si allarga ai nuovi record dall'introduzione dell'euro anche se qualche operatore considera i movimenti sulla curva del Btp come conseguenze delle performance dell'azionario e in particolare delle vendite sui bancari.
"Sull'onda di qualsiasi motivazione il mercato ha voglia di testare i suoi minimi relativi", commenta un trader che sottolinea inoltre l'alta volatilità di mercato.
"Se si guardano i minimi e i massimi di alcuni importanti titoli si possono vedere oscillazioni anche del 10% intraday", osserva,
Peggiore di tutt gli indici europei, il FTSE Mib <.FTMIB> milanese chiude in calo del 3,87% a 17.720,44 punti, dopo un oscillazione nel corso della seduta tra +2% e -4%. L'AllShares <.FTITLMS> perde il 3,63%, mentre l'indice delle mid cap <.FTITMC> lascia sul terreno il 3,15%. Volumi pari a 3 miliardi di euro circa.
In Europa il FTSEurofirst 300 <.FTEU3> cede l'1% circa.
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L'indice Reuters sulle banche italiane <.TRXFLDITPBANK> mostra una perdita del 5,4% a fronte di un calo del 2% dello Stoxx europeo del comparto <.SX7P>.
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