Investing.com - La sterlina scende contro il dollaro questo lunedì, mentre cresce l’attesa per l’esito del referendum sull’indipendenza scozzese previsto per giovedì e per il vertice di politica monetaria della Federal Reserve che avrà luogo mercoledì.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,10% a 1,6249, ma resta supportato al di sopra del minimo degli ultimi 10 mesi di 1,6050 registrato mercoledì scorso.
Supporto intorno a 1,6185 e resistenza intorno a 1,6280.
Gli ultimi sondaggi sul referendum per l’indipendenza scozzese indicano che non è ancora possibile determinare l’esito del voto.
La scorsa settimana i timori per una possibile vittoria dei “sì” hanno scatenato il selloff della sterlina, dopo che per la prima volta dall’inizio della campagna a favore dell’indipendenza i consensi sono risultati in testa nei sondaggi.
I mercati finanziari sono stati colpiti dai dubbi sulla scelta di una valuta nell’eventuale Scozia indipendente nonché dai timori per le ripercussioni sul debito nazionale britannico.
La scorsa settimana, il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha dichiarato che un’eventuale unione monetaria tra la Scozia indipendente e il resto del Regno Unito sarebbe “incompatibile con la sovranità”.
Il sentimento dei mercati è stato colpito oggi dai dati del weekend sulla produzione industriale cinese che il mese scorso ha visto un brusco calo, mentre ulteriori report hanno rivelato un rallentamento delle vendite al dettaglio e degli investimenti fixed asset.
La produzione industriale cinese è cresciuta solo del 6,9% su base annua ad agosto, l’aumento più lento dal marzo 2009, in calo dal 9,0 di luglio.
I dati deludenti hanno alimentato i timori di un rallentamento della seconda economia mondiale.
Il dollaro è rimasto forte in vista del vertice di politica monetaria della Fed, tra le crescenti aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse statunitensi.
La Fed dovrebbe ridurre di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti di stimolo, riuscendo quindi a terminare il programma entro ottobre, per poi alzare i tassi di interesse intorno alla metà del 2015.
La sterlina guadagna terreno contro l’euro, con la coppia EUR/GBP giù dello 0,28% a 0,7946.