Investing.com - Il dollaro si stacca dal minimo di 18 mesi contro lo yen questo venerdì e resta stabile contro l’euro, ma il sentimento sul biglietto verde rimane vulnerabile dal momento che i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve hanno fatto passare in secondo piano i dati statunitensi positivi.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,39% a 108,63, restando vicino al minimo di 18 mesi di 107,66 segnato ieri.
Il biglietto verde è andato sotto pressione contro lo yen dopo i verbali del vertice di politica monetaria di marzo della Fed rilasciati mercoledì che rivelano che la banca centrale potrebbe non alzare i tassi prima di giugno nei timori per la crescita economica globale.
Secondo i verbali, “numerosi” policymaker ritengono che le minacce alla crescita probabilmente persisteranno e molti hanno invitato ad essere cauti sull’aumento dei tassi.
I mercati sembrano non aver tenuto conto del report di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA in cui si legge che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 2 aprile è sceso di 9.000 unità a 267.000, dalle 276.000 unità della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto un calo di 6.000 unità a 270.000 unità la scorsa settimana.
Stamane, i dati hanno mostrato che il surplus del conto corrente nipponico è salito a 2,43 mila miliardi di yen a febbraio dagli 0,52 mila miliardi del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento a 2,01 mila miliardi di yen a febbraio.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1375, dopo aver segnato il massimo di sei mesi di 1,1454 ieri.
Il sentimento sulla moneta unica resta vulnerabile, dopo le parole dei funzionari della Banca Centrale Europea che hanno ribadito la possibilità di nuovi stimoli se necessario.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 94,55, staccandosi dal minimo di sei mesi di 94,03 registrato ieri.