Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni contro le altre principali valute questo mercoledì, con gli investitori in attesa dell’annuncio sulla riforma fiscale da parte del governo del Presidente Donald Trump previsto nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,36% a 1,0895, staccandosi dal massimo di cinque mesi di 1,0951 registrato nella notte.
Il dollaro è stato supportato dalle voci secondo cui le proposte sulla riforma fiscale includeranno il taglio dell’aliquota delle aziende e la riduzione delle imposte sugli utili offshore delle compagnie statunitensi oltreoceano.
Il rischio di un blocco delle attività amministrative USA questo fine settimana si è ridotto quando Trump si è detto flessibile in merito alla tempistica per ottenere i fondi per la costruzione del muro con il Messico che ha promesso, un cambiamento di posizione che potrebbe rendere più facile ai legislatori raggiungere un accordo.
I trader continuano ad assimilare la vittoria di Emmanuel Macron, il candidato centrista, al primo turno delle elezioni presidenziali francesi svoltosi domenica.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,10% a 1,2828.
La coppia USD/JPY sale dello 0,22% a 111,32, staccandosi dal minimo di una settimana di 110,97 toccato in precedenza, mentre la coppia USD/CHF è pressoché invariata a 0,9947.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,68% a 0,7485 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,88% a 0,6894.
Stamane, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha reso noto che l’indice sui prezzi al consumo è salito dello 0,5% nel primo trimestre, deludendo le attese di un aumento dello 0,6%, dopo l’incremento dello 0,5% nel trimestre terminato a dicembre.
Su base annua, i prezzi al consumo sono saliti del 2,1% lo scorso trimestre, meno del 2,2% previsto.
Intanto, il cambio USD/CAD va su dello 0,11% a 1,3588 dopo essere schizzato al massimo di 14 mesi di 1,3626 ieri nei timori per l’inasprimento delle dispute commerciali tra Canada e Stati Uniti.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,21% a 98,93, staccandosi dal minimo di cinque mesi della seduta precedente di 98,56.