Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al minimo di sei mesi contro le altre principali valute questo mercoledì, i timori per i recenti sviluppi politici negli Stati Uniti continuano a pesare sulla domanda del biglietto verde.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,1087, poco meno del massimo di sei mesi di 1,1122 segnato nella notte.
Il biglietto verde si è indebolito tra le voci secondo cui il Presidente USA Donald Trump avrebbe condiviso con il ministro degli esteri russo informazioni altamente confidenziali in un vertice la scorsa settimana.
Il dollaro è andato ancora sotto pressione alla vendita per via della notizia che Trump avrebbe chiesto all’ex direttore dell’FBI James Comey di chiudere le indagini sui legami tra l’ex consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Flynn e la Russia.
I mercati si stanno ancora riprendendo dalla decisione di Trump della scorsa settimana di licenziare James Comey, mentre il congresso chiede un’indagine indipendente circa la possibile interferenza della Russia nelle elezioni statunitensi.
La coppia GBP/USD sale dello 0,18% a 1,2939 dopo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui il tasso di disoccupazione è inaspettatamente sceso al 4,6% a marzo, il minimo dal 1975.
Tuttavia, le richieste di disoccupazione sono aumentate di 19.400 unità ad aprile, contro le 7.500 previste.
Intanto, l’indice sulla media dei compensi è salito del 2,4% nel trimestre terminato a marzo, in linea con le aspettative. Esclusi i bonus, i compensi sono aumentati del 2,1%.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,59% a 112,44, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,15% a 0,9843.
Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,43% a 0,7394, mentre il cambio NZD/USD è pressoché invariato a 0,6883.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,08% a 1,3619.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,15% a 97,94, il minimo dal 9 novembre.