Investing.com - Il dollaro è in salita contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre l’euro resta sotto pressione per via dell’incertezza politica che domina in Europa e negli USA.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,27% a 1,0649, il minimo dal 30 gennaio.
L’euro rimane sotto pressione nei timori sulla possibilità di un risultato shock alle elezioni presidenziali francesi di questa primavera, sulla scia della Brexit e delle elezioni di Trump.
A preoccupare gli investitori sulla zona euro, le prossime elezioni nei Paesi Bassi in Germania forse anche in Italia, nonché l’escalation del salvataggio greco.
La moneta unica è andata ulteriormente sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha {news-458177||smentito le voci di una riduzione del programma di stimolo}}.
Intanto, il biglietto verde resta supportato dopo che il President della Federal Reserve di Minneapolis Neel Kashkari ha dichiarato martedì che la banca centrale statunitense dovrebbe mantenere una politica monetaria accomodante.
Le dichiarazioni seguono quelle del President della Federal Reserve di Philadelphia Patrick Harker, a favore di un aumento dei tassi a marzo.
Il cambio GBP/USD è in calo dello 0,12% a 1,2493.
La coppia USD/JPY è stabile a 112,34, staccandosi dal minimo di oltre due settimane di 111,57, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,21% a 0,9996.
Il dollaro australiano è in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,10% a 0,7635, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,7303.
Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,19% a 1,3161, staccandosi dal minimo di due settimane di 1,3215.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,18% a 100,57, staccandosi dal massimo di una settimana di 100,69.