Investing.com - Il dollaro si stacca dal minimo di quasi tre mesi contro le altre principali valute questo mercoledì, mentre gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Federal Reserve nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,12% a 1,0785, staccandosi dai massimi di sette settimane toccati martedì di 1,0814.
Il dollaro è crollato ieri, dopo ieri dopo che uno dei principali consiglieri di Trump ha dichiarato che la Germania starebbe sfruttando l’euro, utilizzando la valuta “fortemente svalutata” per sfruttare gli USA ed i suoi partner commerciali.
Inoltre, il Presidente Trump ha criticato Giappone e Cina, dichiarando che la svalutazione delle loro valute va a discapito degli USA.
Le dichiarazioni indicano che il tasso di cambio del dollaro potrebbe avere un ruolo chiave nell’agenda di Trump “Prima l’America”.
La moneta unica non ha mostrato grandi reazioni ai dati di venerdì che hanno mostrato una crescita dell’attività manifatturiera tedesca al ritmo più veloce degli ultimi tre anni a gennaio.
Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,17% a 1,2602.
Stamane, il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI sul settore manifatturiero britannico ha segnato un dato destagionalizzato di 55,9 il mese scorso, da una lettura di 56,1 di dicembre, in linea con le aspettative.
Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,56% a 113,42, dopo aver toccato il minimo di due mesi di 112,04 questo martedì, mentre il cambio USD/CHF è in salita dello 0,13% a 0,9906.
Il dollaro australiano stabile, con il cambio AUD/USD a 0,7586, mentre quello neozelandese è in calo, con la coppia NZD/USD a 0,7276.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,34% a 1,3074.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,16% a 99,69, staccandosi dai massimi della seduta precedente di 99,40.