Investing.com – La sterlina è rimasta pressoché invariata contro il dollaro USA giovedì, gli investitori sono rimasti cautamente ottimisti sui fialoghi in corso in Grecia e dopo le dichiarazioni dell’agenzia di rating Fitch che hanno tenuto l’euro sotto scacco.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5459 il massimo dall’11 gennaio, il cambio successivamente si è attestato a 1,5448, in salita dello 0,05%.
Supporto a 1,5395, minimo del 9 gennaio e resistenza a 1,5500, massimo del 10 gennaio.
Ieri il primo ministro greco Lucas Papademos ha riunito il governo, dopo l’interruzione dei colloqui di venerdì, per negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori
La Grecia deve trovare un accordo sulla ristrutturazione del suo debito per accedere alla nuova tranche di fondi ed evitare un default prima della scadenza del 20 marzo di 14,4 miliardi di bond.
Il sentimento del mercato è stato supportato dalla notizia che la Spagna ha venduto 6,6 miliari di euro in bond, superando la cifra prevista di 4,5 milioni.
Il rendimento dei titoli a 4 anni è stato del 4%, rispetto al 3,9% dell’ultima asta, mentre il rendimento dei titoli 9 anni è stato del 4,5%, giù dal 5,1% dell’asta precedente e infine il rendimento dei titoli a 10 anni è stato del e 5,4 contro il 6,98 dell’asta precedente.
Ma i timori per la zona euro sono rimasti dopo che l’agenzia di rating Fitch ha dichiarato che il rating dei 6 paesi della zona euro messi sotto osservazione di tramuterà entro fine mese in un downgrade di uno o due livelli.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 0,8352.
Oggi la Nationwide Building Society ha dichiarato che
L’indice della fiducia dei consumatori del Regno Unito è sceso inaspettatamente a dicembre, scendendo a 38 dopo una lettura di 40 il mese precerdente.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività delle costruzioni, sulle nuove abitazioni ed un report sull’IPC. Il paese rilascerà inoltre i dati del governo sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5459 il massimo dall’11 gennaio, il cambio successivamente si è attestato a 1,5448, in salita dello 0,05%.
Supporto a 1,5395, minimo del 9 gennaio e resistenza a 1,5500, massimo del 10 gennaio.
Ieri il primo ministro greco Lucas Papademos ha riunito il governo, dopo l’interruzione dei colloqui di venerdì, per negoziare una ristrutturazione del debito della Grecia tra i disaccordi sull’entità della perdita dovuta allo scambio dei bond posseduti dai creditori
La Grecia deve trovare un accordo sulla ristrutturazione del suo debito per accedere alla nuova tranche di fondi ed evitare un default prima della scadenza del 20 marzo di 14,4 miliardi di bond.
Il sentimento del mercato è stato supportato dalla notizia che la Spagna ha venduto 6,6 miliari di euro in bond, superando la cifra prevista di 4,5 milioni.
Il rendimento dei titoli a 4 anni è stato del 4%, rispetto al 3,9% dell’ultima asta, mentre il rendimento dei titoli 9 anni è stato del 4,5%, giù dal 5,1% dell’asta precedente e infine il rendimento dei titoli a 10 anni è stato del e 5,4 contro il 6,98 dell’asta precedente.
Ma i timori per la zona euro sono rimasti dopo che l’agenzia di rating Fitch ha dichiarato che il rating dei 6 paesi della zona euro messi sotto osservazione di tramuterà entro fine mese in un downgrade di uno o due livelli.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,24% a 0,8352.
Oggi la Nationwide Building Society ha dichiarato che
L’indice della fiducia dei consumatori del Regno Unito è sceso inaspettatamente a dicembre, scendendo a 38 dopo una lettura di 40 il mese precerdente.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività delle costruzioni, sulle nuove abitazioni ed un report sull’IPC. Il paese rilascerà inoltre i dati del governo sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.