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Bankitalia, a Stato 4,9 mld fra utile e imposte, sale di 1,5 mld

Pubblicato 29.03.2018, 13:24
© Reuters.  Bankitalia, a Stato 4,9 mld fra utile e imposte, sale di 1,5 mld
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ROMA (Reuters) - Lo Stato incasserà dal bilancio 2017 di Bankitalia 4,9 miliardi fra 3,365 miliardi di utile di competenza e imposte per 1,563 miliardi, con un incremento complessivo di 1,5 miliardi rispetto allo scorso anno.

L'utile netto è salito di 1,2 miliardi a quota 3,9, il "risultato più elevato mai raggiunto", grazie soprattutto all'incremento del portafoglio titoli generato dal quantitative easing della Bce, ha spiegato il governatore Ignazio Visco aprendo l'assemblea ordinaria dei partecipanti.

L'attivo di bilancio è cresciuto del 20%: a fine 2017 ammontava a 931 miliardi, 157 in più rispetto allo scorso esercizio. Il portafoglio in titoli di Stato ha raggiunto i 289 miliardi.

Il dividendo complessivo è stabile a 340 milioni, di cui 122 imputati a riserva perché attribuiti ai quattro partecipanti al capitale che ancora superano le 9.000 quote consentite (il 3% del totale): Intesa San Paolo, Unicredit (MI:CRDI), Generali (MI:GASI) e Carige .

L'importo complessivo destinato ai fondi patrimoniali lambisce i 3,2 miliardi considerando l'accantonamento al fondo rischi generali di 2,9 miliardi e 150 milioni di utili assegnati a riserva ordinaria.

Il governo Letta autorizzò la Bankitalia a rivalutare il capitale da 156.000 euro a 7,5 miliardi e trasformato le azioni in titoli negoziabili, con l'obiettivo di rendere l'istituto una sorta di public company al termine del periodo transitorio, scaduto a fine 2016.

Al 16 febbraio scorso sono 124 i soggetti che detengono quote di Bankitalia e tra questi 85 sono nuovi rispetto all'entrata in vigore della legge di riforma (il 29 gennaio 2014): 6 compagnie di assicurazione, 8 fondi pensione, 9 enti di previdenza, 20 fondazioni di origine bancaria e 42 banche.

Le quote in eccesso da vendere sul mercato hanno un valore di circa 2,7 miliardi (2,9 mld un anno fa).

Intesa Sanpaolo (MI:ISP) deve vendere 67.590 quote, il 22,5% del capitale (1.689.750.000 euro), Unicredit 32.116 quote, il 10,7% (802.900.000 euro), Generali 4.837 quote, l'1,6% (120.925.000) e Carige 3.095 quote, poco più dell'1%,(77.375.000 euro), secondo elaborazioni Reuters su dati Bankitalia.

(Giuseppe Fonte)

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