WASHINGTON (Reuters) - La ripresa globale e degli Usa finora è stata "deludente" e potrebbe indicare un calo permanente del potenziale economico.
A dirlo è il vice presidente della Federal reserve Usa Stanley Fischer.
In una riflessione sulla crisi finanziaria a partire dal 2007-2009 e sulla recessione, Fischer ha detto che il rallentamento della produttività Usa, il calo della forza lavoro e altri fattori potrebbero aver segnato la capacità degli Usa di generare crescita economica.
La stessa cosa potrebbe stare succedendo in Europa, nelle maggiori economie emergenti come la Cina e altrove, ha aggiunto, costringendo i banchieri centrali a rivedere la loro visione di inflazione, occupazione e crescita in generale.
"La ripresa globale è stata deludente", ha detto Fischer in un discorso in Svezia.
Il numero due della Fed ha aggiunto che resta incerto se minore produttività e un tasso più basso di occupazione siano ora elementi permanenti dell'economia Usa che complicano le stime di crescita, inflazione e la quantità di fiacca nei mercati della produzione e del lavoro.
Con oltre 4.000 miliardi di asset nei bilanci della Fed, ha aggiunto, sarà anche più difficile gestire i tassi di interesse a breve termine.
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