Investing.com – Il dollaro ha cancellato i guadagni contro il franco svizzero, staccandosi dal massimo di 4 mesi e mezzo, ma la domanda per il biglietto verde è rimasta supportata dai crescenti timori per la zona euro.
Negli scambi europei di oggi, il cambio USD/CHF è rimbalzato da 0,9594, il massimo dal 9 gennaio, a 0,9546, in calo dello 0,47%.
Supporto a breve termine a 0,9531, minimo della sessione e resistenza a 0,9594.
Il sentimento ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati che mostrano una recessione nel Regno Unito peggiore del previsto.
Lo swissie è pressoché invariato contro l’euro, con il cambio EUR/CHF a 1,2009.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
Negli scambi europei di oggi, il cambio USD/CHF è rimbalzato da 0,9594, il massimo dal 9 gennaio, a 0,9546, in calo dello 0,47%.
Supporto a breve termine a 0,9531, minimo della sessione e resistenza a 0,9594.
Il sentimento ha risentito dei dati che mostrano una contrazione dell’attività manifatturiera nella zona euro al passo più veloce per giugno 2009 a maggio, mentre l’attività dei servizi è scesa al passo più veloce degli ultimi 7 mesi.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice preliminare PMI manifatturiero è sceso a maggio la livello più basso di quasi 3 anni, spargendo i timori sull’impatto della crisi del debito della zona euro nella principale economia della zona euro.
Il sentimento degli investitori è rimasto piuttosto debole, poiché i mercati hanno visto la mancanza di progressi nel summit verso la risoluzione della crisi generale nei mercati e verso l’eventuale uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.
I leader UE hanno chiesto alla Grecia di rispettare gli obblighi presi, le misure di austerità e le riforme messe come condizioni al salvataggio internazionale.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati che mostrano una recessione nel Regno Unito peggiore del previsto.
Lo swissie è pressoché invariato contro l’euro, con il cambio EUR/CHF a 1,2009.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati ufficiali sui beni durevoli core e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.